Progettazione esecutiva nel Codice Appalti
Secondo i Comuni, “servirebbe evitare la progettazione esecutiva per la manutenzione ordinaria” perché in questo modo aumentano i tempi di esecuzione e si causano ritardi agli interventi. “Pensiamo ai rubinetti rotti nelle scuole o alle buche nelle strade - ha sottolineato il presidente Decaro - evenienze non individuabili a monte dalla progettazione esecutiva”.Uno dei cavalli di battaglia del nuovo Codice Appalti, lo ricordiamo, è proprio quello di mandare in gara i progetti esecutivi invece che i progetti preliminari o definitivi, come accadeva in precedenza, proprio per evitare di incorrere in imprevisti e risparmiare tempo.
Secondo i Comuni, però, questa impostazione, se troppo rigida, può portare all’effetto contrario.
Collaudi e Codice Appalti
Sui Collaudi, l’Anci ha chiesto di “non prevederli per lavori di piccoli importo, lasciando la certificazione al certificato di regolare esecuzione”. Si tratta di una soluzione che, ha spiegato Decaro, semplificherebbe la vita ai piccoli Comuni in cui non ci sono le professionalità per effettuare i collaudi. In questi casi bisognerebbe affidarli all’esterno, con la conseguenza inevitabile di far lievitare i costi.L’Anci ha affermato di condividere il percorso intrapreso con il nuovo Codice Appalti, ma ha affermato che per valorizzarlo bisogna risolvere le criticità, tra cui l’appesantimento delle procedure sotto i 40mila euro, la qualificazione delle Stazioni appaltanti e la mancanza di un decreto sui livelli di progettazione.