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Sismabonus, ingegneri contro l’allargamento a tutti i tecnici

Sismabonus, ingegneri contro l’allargamento a tutti i tecnici

CNI: 'un errore eliminare l’esclusiva per ingegneri e architetti'. Fondazione Inarcassa: 'definire i compiti di geometri e periti negli interventi antisismici'

Vedi Aggiornamento del 24/02/2020
Sismabonus, ingegneri contro l’allargamento a tutti i tecnici
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 24/02/2020
22/03/2017 - Un errore eliminare il riferimento esclusivo agli ingegneri e architetti nella classificazione del rischio sismico e negli interventi atti a ridurlo.
 
Questo il commento del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) che non concorda sulla modifica del DM 28 febbraio (fatta con Decreto correttivo 65/2017) ritenendola un'occasione persa nella strada virtuosa di un corretto rapporto tra formazione, competenza e responsabilità a tutela della sicurezza della collettività.
 

Sismabonus, CNI: necessarie competenze certificate

Il CNI sostiene che “il richiamo ad una generica definizione, che rimanda nel solito modo alle competenze professionali, mal si adatta alle forti esigenze derivanti dalle necessità della riduzione del rischio e della complessità della sicurezza sismica che, al di là della tipologia di costruzione, non può mai essere armonica con le definizioni attuali, le quali non tengono conto delle recenti conoscenze elevate la cui applicazione è necessaria in tutti i contesti”.
 
Il CNI continuerà a lavorare affinché, nell'ottica della promozione della cultura della interdisciplinarietà, si proceda a guardare alle competenze certificate come un passaggio obbligatorio per la tutela dei cittadini nel campo della sicurezza e dell’incolumità delle persone.
 

Classificazione sismica, Fond. Inarcassa: definire i compiti 

Con una ‘lettera aperta’, pubblicata sul Corriere della Sera di sabato 18 marzo 2017, la Fondazione Inarcassa ha chiesto chiarimenti al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio circa “l'inspiegabile modifica al Decreto Sismabonus che mette nuovamente in discussione le competenze professionali”.
 
Secondo la Fondazione modificando l’originaria previsione normativa che riservava a ingegneri e architetti le attività tecniche connesse al cosiddetto Sismabonus si è creata una “terribile confusione sulle competenze professionali delle figure tecniche che affollano il mondo delle costruzioni. Un caos che viene ulteriormente alimentato anziché essere risolto”. 
 
Per questo l’Associazione di ingegneri e architetti chiede al Ministro Delrio di definire compiti e obblighi in forma chiara e precisa: elencare con puntualità le attività relative al Sismabonus che possono rientrare nelle competenze di geometri, periti edili, dottori in agraria, periti agrari e laureati triennali.
 
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