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Classificazione sismica: ecco come saranno le Linee Guida

Classificazione sismica: ecco come saranno le Linee Guida

Edoardo Cosenza, professore all’Università Federico II di Napoli, anticipa a Edilportale il documento che renderà operativo il Sismabonus

Vedi Aggiornamento del 07/05/2018
di Rossella Calabrese
27/02/2017 - “Un documento molto operativo, con sole 11 pagine di testo di cui alcune di tabelle, particolarmente semplice da applicare”.
 
Così Edoardo Cosenza, Professore di tecnica delle costruzioni all’Università degli Studi Federico II di Napoli, sintetizza le Linee Guida per la classificazione del rischio sismico degli edifici, alla cui redazione ha direttamente partecipato, presso il Consigli Superiore dei Lavori Pubblici.
 
Il professor Cosenza anticipa ai lettori di Edilportale i contenuti e le novità delle Linee Guida, che saranno pubblicate a breve e che renderanno finalmente operativo il Sismabonus.
 

Otto classi di rischio e continuità con le NTC

“Il tecnico potrà classificare sismicamente la costruzione, in cemento armato o in muratura, ma in linea di principio anche di altra tipologia costruttive, secondo la nota dizione già usata per le classi energetiche: dalle classi sismiche migliori A+, A, B fino alle peggiori F e G.  

Il tecnico non troverà nel documento alcuna novità rispetto ai concetti già previsti nella normativa tecnica, in particolare rispetto al calcolo dei quattro Stati Limite sismici di Operatività SLO, di Danno SLD, di Salvaguardia della Vita SLV, di Collasso SLC.
 
In definitiva il calcolo strutturale minimo è costituito in primo luogo dalla valutazione dello SLD che, come noto, si effettua con un semplice calcolo lineare della struttura, valutando il massimo spostamento relativo di interpiano adimensionalizzato rispetto all’altezza di piano; in secondo luogo dal calcolo - con il metodo liberamente prescelto dallo strutturista - dello SLV con relativa accelerazione limite per la costruzione. Gli altri SL si possono ricavare con calcoli strutturali specifici o anche con formule semplificate riportate nel testo.
 
Dalle valutazioni dello SLV si ricava immediatamente l’indice di sicurezza IS_V, già usato fin dal 2004 e adesso chiaramente utilizzato nel cap. 8 ‘Edifici esistenti’ delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, attualmente al vaglio della Commissione Europea.
 
Dall’insieme di tutti gli Stati Limite, ed in particolare dalle frequenze annue medie di superamento associate, si ricava invece l’indice PAM e cioè la Perdita Annuale Media attesa. In pratica l’indice IS_V garantisce che ci sia una certa  sicurezza per la vita per ogni classe di rischio; l’indice PAM che siano probabili certi costi di ricostruzione, spalmanti sull’intera vita della costruzione, sempre suddivisi per Classe. La Classe di rischio è la minima fra le due.
 

Decreto Sismabonus in arrivo

Le Linee Guida renderanno operativo il ‘Sismabonus’ previsto dalla Legge di Stabilità 2017 che ha imposto la definizione di un apposito Decreto Ministeriale entro il 28 febbraio 2017. “Il Consiglio superiore dei lavori pubblici, grazie ad un intensissimo lavoro coordinato dal Presidente ing Massimo Sessa, ha approvato il documento - che ho avuto l’onore di descrivere in Assemblea Generale - all’unanimità il 20 febbraio 2017”.
 
Il proprietario della costruzione riceverà benefici fiscali differenziati se l’intervento farà migliorare la Classe di rischio sismico di partenza di una o di due valori. Le classi di rischio pre-intervento e post-intervento andranno valutate con le stesse identiche modalità.
 

Per i costi di ricostruzione il riferimento è L’Aquila

Dunque l’unica novità è il calcolo del PAM, che in pratica  richiede la valutazione di un’area sottesa da una spezzata, con le ordinate pari ai costi percentuali di ricostruzione CR corrispondenti ai vari Stati Limite e le ascisse le relative frequenze annue di superamento.  La valutazione delicata ed innovativa  è proprio quella di tali costi di ricostruzione CR.
 
Le commissioni formate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dopo molte fattive valutazioni, hanno deciso di ancorare tali valori ai costi della ricostruzione di L’Aquila che peraltro non si scostano molto da quelli previsti dalle sofisticate analisi macrosismiche presenti nel documento presentato alla commissione relatrice dal precedente gruppo di lavoro.
 
“Comunque questi valori, e l’intera applicazione del decreto, dovranno essere attentamente monitorati all’atto dell’applicazione intensiva del Sismabonus e pertanto su nostra richiesta verrà creata una Commissione di monitoraggio dal Ministero.
 
Adesso siamo tutti in attesa del DM, guardando con ottimismo al futuro: forse è davvero venuto per avviare la messa in sicurezza del patrimonio abitativo degli italiani. E cioè l’aumento della sicurezza per tutti noi” - conclude Cosenza.
 
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