30/05/2013 - Ad un anno esatto dalla seconda drammatica scossa del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, nella tappa di Parma di
Smart Village in Tour, il road show organizzato da Edilportale in collaborazione con Made Expo e con il supporto di Agorà, si è parlato di come evitare in futuro effetti così drammatici a causa di una progettazione troppo veloce e che ha sottovalutato i rischi, così come di una normativa non adeguata.
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I comportamenti dei
prefabbricati hanno spinto l’associazione industriale di Parma a investire in una ricerca su alcuni aspetti tecnici relativi ai sistemi di collegamento tra i diversi elementi costruttivi, la cui mancanza è all’origine di molti crolli e dei danni scaturiti dal sisma. Alcuni risultati, che verranno definitivamente illustrati nel prossimo luglio, sono stati presentati da
Beatrice Belletti, docente al Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Parma.
Obiettivo della ricerca è l’individuazione dei primi riferimenti di un percorso di conoscenza essenziale per operare in futuro in maniera più rispondente alle esigenze imposte da una diversa attenzione progettuale e da una normativa che deve necessariamente essere aggiornata.
La particolare attenzione prestata alla sicurezza del patrimonio immobiliare, soprattutto pubblico, ha trovato nella relazione di
Alessandro Martelli, Presidente dell’Associazione GLIS e dell’International Seismic Safety Organization, alcune precise risposte all’urgenza di interventi di riqualificazione delle scuole.
Ne emerge che le soluzioni tecnologiche esistono sia per nuove costruzioni che per edifici che possono essere riqualificati. Il nodo da sciogliere riguarda la
capacità decisionale a livello delle amministrazioni locali e statali, che deve valutare le reali condizioni dei diversi edifici e procedere progressivamente con l’adeguamento, ricorrendo ai nuovi sistemi oggi ampiamente collaudati e senza temere di dover provvedere alla demolizione e ricostruzione, quando l’edificio sia stato costruito con materiali e sistemi costruttivi scadenti e non in grado di dare garanzie sufficienti in caso di recupero.
La seconda parte dell’incontro è stata dedicata al tema dei sistemi costruttivi da utilizzare per realizzare edifici passivi o
a bassissimo consumo di energia. Protagonista è stato soprattutto l’involucro che ha assunto negli ultimi anni un ruolo determinante per raggiungere gli obiettivi di una casa energeticamente passiva.
Approfondimenti si sono succeduti rispetto ai
sistemi a secco, evidenziando il ricorso a una ampia gamma e varietà di materiali, tra i quali il
legno, analizzato anche dal punto di vista strutturale. Il tutto letto alla luce della necessaria evoluzione progettuale, che deve guardare con particolare attenzione alla bioclimatica e a modi di costruire più sostenibili.
I partecipanti al Convegno hanno ricevuto gratuitamente il Vademecum “
Edifici a energia quasi zero e Antisismica”. La partecipazione dà diritto all’assegnazione di
crediti formativi.
I prossimi appuntamenti:
BERGAMO - 30 maggio 2013
PADOVA - 5 giugno 2013
UDINE - 6 giugno 2013
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