L’obiettivo del decreto è favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con modalità di trasporto sostenibili, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei di riduzione delle emissioni di gas serra e inquinanti derivanti dal settore dei trasporti.
Mobilità sostenibile: gli interventi finanziabili
Il Ministro Galletti ha specificato che tra gli interventi finanziabili ci sono i servizi e le infrastrutture di mobilità collettiva e condivisa a basse emissioni, come il car pooling, il car e bike sharing, ma anche ‘bike to work’, ‘bicibus’, ‘piedibus’ e infomobilità.In più saranno finanziati progetti per la realizzazione di percorsi protetti, tra cui piste ciclabili e ‘zone 30’ (un'area della rete stradale urbana dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50), soprattutto in zone che prevedono la riduzione del traffico e dell’inquinamento come quelle in prossimità di istituti scolastici, università e sedi di lavoro.
Potranno accedere alle risorse stanziate anche le proposte di programmazione di uscite didattiche e spostamenti durante l’orario di lavoro per motivi di servizio con mezzi di trasporto a basse emissioni, progetti di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica, cosi come quelli che prevedono la cessione a titolo gratuito di ‘buoni mobilità’ o agevolazioni per studenti e lavoratori che nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro vogliano usare modalità di trasporto sostenibile.
Decreto per la mobilità sostenibile: la valutazione dei progetti
I progetti dovranno essere riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a centomila abitanti, ma a parità di valutazione saranno finanziati prioritariamente i progetti nei Comuni in cui si sia verificato nel 2015 un superamento dei limiti di legge di emissioni inquinanti (PM10 e NOx) e in cui si sia adottato il Piano Urbano della Mobilità o che abbiano aderito ad accordi territoriali di contenimento dell’inquinamento atmosferico da fonti mobili.A ogni progetto sarà attribuito un punteggio sulla base di criteri come:
- qualità dell’intervento,
- fattibilità,
- copertura finanziaria,
- benefici ambientali,
- livello di integrazione con altre azioni sul territorio,
- grado di innovazione,
- presenza di una pianificazione dei trasporti e di iniziative di mobility management all’interno dell’amministrazione.
Ogni Ente potrà presentare il suo progetto entro novanta giorni dal giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale: seguirà entro 60 giorni un decreto del Ministro con l’indicazione degli Enti Locali beneficiari e la conseguente ripartizione delle risorse.
Galletti ha commentato: “Entriamo dunque nella fase attuativa di una delle misure strategiche messe in campo per realizzare quella programmazione nel contrasto all’inquinamento delle città che è a lungo mancata. I soldi ci sono, ora mi aspetto che i Comuni colgano questa opportunità e mostrino una grande voglia di innovare la mobilità dei nostri centri urbani”.