Sismabonus, quando spetta la detrazione?
NORMATIVA
Sismabonus, quando spetta la detrazione?
Agenzia delle Entrate: vale la data di inizio del procedimento per l’autorizzazione degli interventi
07/11/2019 - Si può usufruire del sismabonus solo se il procedimento per l’autorizzazione degli interventi è iniziato dopo il 1° gennaio 2017. Lo ha spiegato l’Agenzia delle Entrate con l’interpello 467/2019.
Nel caso in cui il procedimento di autorizzazione sia iniziato prima, si può accedere alla detrazione del 50%. I lavori di miglioramento e adeguamento antisismico rientrano infatti nel range di applicazione del Bonus Ristrutturazioni. Solo a partire dal 2017, per incentivare la messa in sicurezza del patrimonio edilizio, è stato riconosciuto a questi interventi un bonus maggiore.
Dopo l’introduzione del sismabonus, avvenuta con la Legge di Bilancio per il 2017 (L.232/2016) i comproprietari avevano deciso di modificare il progetto, introducendo altri interventi, inizialmente non previsti, per usufruire dei maggiori incentivi riconosciuti ai lavori di miglioramento antisismico. Il Comune aveva quindi rilasciato il nuovo permesso di costruire in variante a dicembre 2017.
I condòmini si sono quindi rivolti all’Agenzia delle Entrate per capire se avessero diritto ai maggiori incentivi del sismabonus.
Per determinare l’aliquota della detrazione, ha aggiunto il Fisco, è necessaria la classificazione di rischio sismico delle costruzioni e l'attestazione, da parte dei professionisti abilitati, dell'efficacia degli interventi effettuati, secondo le modalità stabilite dal DM 58/2017.
Le Entrate hanno sottolineato che l’originario permesso di costruire era stato presentato nel 2016, quando non esisteva né la norma istitutiva del sismabonus né il decreto attuativo per determinare la percentuale della detrazione.
L’Agenzia ha concluso che il progetto approvato nel 2017 deve essere considerato solo una modifica del primo. Per questo non ha riconosciuto il sismabonus sui lavori effettuati nel condominio.
Nel caso in cui il procedimento di autorizzazione sia iniziato prima, si può accedere alla detrazione del 50%. I lavori di miglioramento e adeguamento antisismico rientrano infatti nel range di applicazione del Bonus Ristrutturazioni. Solo a partire dal 2017, per incentivare la messa in sicurezza del patrimonio edilizio, è stato riconosciuto a questi interventi un bonus maggiore.
Risanamento conservativo e miglioramento antisismico, il caso
Il caso preso in esame dall’Agenzia delle Entrate riguarda il risanamento conservativo di un condominio minimo. Per l’intervento, ad aprile 2016 era stato richiesto il permesso di costruire, poi ottenuto ad agosto dello stesso anno.Dopo l’introduzione del sismabonus, avvenuta con la Legge di Bilancio per il 2017 (L.232/2016) i comproprietari avevano deciso di modificare il progetto, introducendo altri interventi, inizialmente non previsti, per usufruire dei maggiori incentivi riconosciuti ai lavori di miglioramento antisismico. Il Comune aveva quindi rilasciato il nuovo permesso di costruire in variante a dicembre 2017.
I condòmini si sono quindi rivolti all’Agenzia delle Entrate per capire se avessero diritto ai maggiori incentivi del sismabonus.
Sismabonus, vale la data di inizio della procedura di autorizzazione
L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, in base alla circolare 13/E/2019, che ha confermato la circolare 7/E/2018, si può usufruire del sismabonus se le procedure autorizzatorie sono iniziate dopo il 1° gennaio 2017. Questa è infatti la data in cui è entrata in vigore la norma che ha introdotto il sismabonus.Per determinare l’aliquota della detrazione, ha aggiunto il Fisco, è necessaria la classificazione di rischio sismico delle costruzioni e l'attestazione, da parte dei professionisti abilitati, dell'efficacia degli interventi effettuati, secondo le modalità stabilite dal DM 58/2017.
Le Entrate hanno sottolineato che l’originario permesso di costruire era stato presentato nel 2016, quando non esisteva né la norma istitutiva del sismabonus né il decreto attuativo per determinare la percentuale della detrazione.
L’Agenzia ha concluso che il progetto approvato nel 2017 deve essere considerato solo una modifica del primo. Per questo non ha riconosciuto il sismabonus sui lavori effettuati nel condominio.