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PNRR per le infrastrutture, il Ministro Giovannini fa il punto

PNRR per le infrastrutture, il Ministro Giovannini fa il punto

Sul piatto 62 miliardi di euro per investimenti epocali con un nuovo metodo di valutazione. A brevissimo il Decreto Semplificazioni

Vedi Aggiornamento del 15/06/2023
Foto: szefei © 123rf.com
Foto: szefei © 123rf.com
di Rossella Calabrese
24/05/2021 - Il nuovo Decreto Semplificazioni arriverà a strettissimo giro; il programma nazionale per la qualità dell’abitare sarà rafforzato per poter finanziare tutti i progetti presentati; per il Ponte sullo Stretto di Messina, il Governo sta per approdare ad una decisione.
 
Sono alcune novità emerse dall’audizione del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che si è tenuta il 20 maggio scorso presso le Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera.
 
Il Ministro ha illustrato la visione integrata e i progetti di competenza del suo Ministero ricordando che la dotazione finanziaria arriva non solo dal Next Generation EU ma anche dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), dai Fondi strutturali e di investimenti europei (SIE), dai Fondi nazionali e dal Fondo per la Perequazione infrastrutturale. 
 
Il Mims - ha sottolineato Giovannini - ha competenze su 62 miliardi di investimenti (41 dal NGEU, 10,3 dal Fondo complementare, 10,3 dallo scostamento di bilancio) di cui 47 aggiuntivi e 15 che sostituiscono investimenti già presenti. Ma per spenderli nei tempi richiesti dalla Commissione europea, servono nuove norme procedurali che riducano drasticamente i tempi.
 
 

Il nuovo Decreto Semplificazioni

Il Mims le sta mettendo nero su bianco in un Decreto Semplificazioni che punta a modificare il Codice Appalti per dimezzare i tempi di realizzazione delle opere, attraverso la reingegnerizzazione delle procedure e l’accorciamento dei tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione. Il Ministro ha dichiarato che i tempi della preparazione del Decreto Semplificazioni sono molto stretti.

E da una bozza diffusa nelle scorse ore emergono i primi orientamenti, cioè una corsia veloce per i progetti di fattibilità tecnica ed economica di alcune opere: la stazione appaltante invia il progetto ad un Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici che rileva eventuali carenze formali o sostanziale, anche relative ad aspetti ambientali, paesaggistici e culturali, e richieda le dovute integrazioni alla Stazione appaltante, il tutto nel termine massimo di 30 giorni. Entro i successivi 30 giorni, il Comitato speciale dà il parere.

Vengono velocizzati anche i tempi della verifica preventiva dell’interesse archeologico: la soprintendenza ha 15 giorni più ulteriori 45. Stessi tempi sono previsti per la valutazione di impatto ambientale. Per alcune opere sottoposte a dibattito pubblico, è escluso il ricorso all’inchiesta pubblica.

Anche la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto avrà - secondo la bozza - tempi molti stretti e forma semplificata e sostituirà pareri, nulla osta e autorizzazioni necessari ai fini della localizzazione dell’opera, della conformità urbanistica e paesaggistica, della risoluzione delle interferenze e delle relative opere mitigatrici e compensative, avrà effetto di variante urbanistica, esproprio, VIA e sostituirà i titoli abilitativi per la realizzazione e l'esercizio dell'opera.

 


Ponte di Messina, il Governo sta per decidere

Tra le novità rispetto al testo presentato a gennaio dal precedente Governo, vi sono 14 miliardi in più (10,3 su AV Salerno-Reggio Calabria e attraversamento Vicenza e 3,7 miliardi di altre opere di impatto minore non presenti nel testo precedente). “L’investimento è epocale - ha affermato il Ministro - e colma un divario storico del Mezzogiorno, a dispetto di quanto sembra passare”. 
 
A tal proposito, ai parlamentari che gli hanno chiesto chiarimenti sull’attraversamento stabile dello Stretto di Messina, il Ministro ha risposto che il Governo sta seguendo il dibattito che la relazione ha suscitato, in modo da approdare a una decisione sul tema.
 
Il Ministro ha spiegato che il PNRR ha stimolato un cambio di passo nel metodo di analizzare, monitorare e migliorare il piano di investimenti, con un nuovo metodo di valutazione degli investimenti (verifica del principio del do not significant harm sui 6 obiettivi ambientali UE, analisi di impatto ex ante della realizzazione delle opere su dimensioni economiche, sociali e ambientali, identificazione di output, outcome e timeline di medio-lungo periodo).
 
Un importante effetto atteso del PNRR è l’aumento del benessere e la riduzione delle disuguaglianze, con particolare riferimento alle aree interne. Quanto alla realizzazione infrastrutture ferroviarie AV/AVR, si rileva la riduzione dei tempi medi di viaggio (-22% al Nord, -4,5% al Centro e -24,4% al Sud e Isole), mentre il potenziamento delle linee ferroviarie regionale è sinergico all’alta velocità ed è pari a 700 km di cui il 56% degli investimenti al Sud.
 
 

PINQUA, saranno finanziati tutti i progetti presentati

Un altro ambito di investimento è quello della casa. Il Ministro ha evidenziato l’importanza della qualità dell’abitare, riconosciuta nel PNRR attraverso il potenziamento del programma ‘Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare’ (PINQUA) con 2,8 miliardi di euro di cui il 50% al Sud.
 
Ricordiamo che il Programma PINQUA - finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini - è partito a novembre 2020 con il primo bando da 854 milioni di euro.
 
Giovannini ha annunciato che l’idea del Ministero è quella di rafforzare la capacità finanziaria del bando per tutti i progetti che sono pervenuti
 
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