Nessuna proroga per il bonus verde
NORMATIVA
Nessuna proroga per il bonus verde
La detrazione per la sistemazione a verde è scaduta il 31 dicembre 2024 e l’ipotesi di proroga per il 2025 non è andata a buon fine
Aggiornato al 07/01/2025
Il bonus verde, cioè la detrazione del 36% per la sistemazione a verde degli spazi esterni alle abitazioni, è scaduto il 31 dicembre 2024.
L'ipotesi di proroga per il 2025, ventilato con un emendamento presentato da Fratelli d'Italia durante la fase si approvazione della legge di bilancio 2025, non ha avuto seguito.
La misura sarebbe costata 0,2 milioni di euro per l'anno 2026, 5,9 milioni di euro per l'anno 2027 e 3,6 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2035.
La proposta, però, non ha avuto alcun seguito e la legge di bilancio 2025 è entrata in vigore senza la proroga del bonus verde.
Nelle singole unità immobiliari, la detrazione è calcolata su una spesa massima di 5mila euro. Nelle parti comuni degli edifici condominiali, il tetto di spesa è pari a 5mila euro per unità immobiliare ad uso residenziale.
Per ottenere il bonus verde, i pagamenti devono essere effettuati con strumenti idonei a consentirne la tracciabilità, come assegno, bancomat, carte di credito, bonifici ordinari.
Gli interventi agevolati con il bonus verde sono:
- la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo;
- la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro;
- il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico;
- la realizzazione di coperture a verde;
- la realizzazione di giardini pensili.
Si può ottenere il bonus verde anche per le spese sostenute per:
- la realizzazione di impianti di irrigazione;
- la realizzazione di pozzi;
- la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Nell’ambito della progettazione, sono detraibili le indagini e le stime approfondite relativamente al sito oggetto della progettazione come, ad esempio, le valutazioni microclimatiche e ambientali, le analisi del terreno, le indagini fitoiatriche e fitostatiche sulla vegetazione eventualmente presente, rese da tecnici e specialisti, purchè direttamente riconducibili all’intervento stesso.
Nell’ambito di interventi di pesante trasformazione come la radicale risistemazione di un giardino o la conversione di un cortile esistente in terra battuta, è agevolabile l’acquisto di piante in vaso.
La realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi sono agevolabili se gli interventi sono permanenti e riferiti ad un intervento innovativo.
Usufruiscono del bonus verde gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale salvaguardati ai sensi della Legge 10/2013 recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.
L'ipotesi di proroga per il 2025, ventilato con un emendamento presentato da Fratelli d'Italia durante la fase si approvazione della legge di bilancio 2025, non ha avuto seguito.
Nessuna proroga per il bonus verde
L’emendamento proponeva di concedere un anno in più al bonus verde, che sarebbe così scaduto il 31 dicembre 2025 anziché il 31 dicembre 2024.La misura sarebbe costata 0,2 milioni di euro per l'anno 2026, 5,9 milioni di euro per l'anno 2027 e 3,6 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2035.
La proposta, però, non ha avuto alcun seguito e la legge di bilancio 2025 è entrata in vigore senza la proroga del bonus verde.
Come funzionava il bonus verde
Ricordiamo che il bonus verde è stato una detrazione Irpef del 36% ripartita in dieci quote annuali. L'agevolazione si applica alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.Nelle singole unità immobiliari, la detrazione è calcolata su una spesa massima di 5mila euro. Nelle parti comuni degli edifici condominiali, il tetto di spesa è pari a 5mila euro per unità immobiliare ad uso residenziale.
Per ottenere il bonus verde, i pagamenti devono essere effettuati con strumenti idonei a consentirne la tracciabilità, come assegno, bancomat, carte di credito, bonifici ordinari.
Gli interventi agevolati con il bonus verde sono:
- la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo;
- la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro;
- il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico;
- la realizzazione di coperture a verde;
- la realizzazione di giardini pensili.
Si può ottenere il bonus verde anche per le spese sostenute per:
- la realizzazione di impianti di irrigazione;
- la realizzazione di pozzi;
- la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Nell’ambito della progettazione, sono detraibili le indagini e le stime approfondite relativamente al sito oggetto della progettazione come, ad esempio, le valutazioni microclimatiche e ambientali, le analisi del terreno, le indagini fitoiatriche e fitostatiche sulla vegetazione eventualmente presente, rese da tecnici e specialisti, purchè direttamente riconducibili all’intervento stesso.
Bonus verde, casi particolari
L’acquisto di alberi, piante, arbusti, cespugli o specie vegetali in genere, finalizzato all’intervento straordinario di sistemazione a verde può essere effettuato presso un fornitore diverso rispetto al soggetto che esegue la prestazione.Nell’ambito di interventi di pesante trasformazione come la radicale risistemazione di un giardino o la conversione di un cortile esistente in terra battuta, è agevolabile l’acquisto di piante in vaso.
La realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi sono agevolabili se gli interventi sono permanenti e riferiti ad un intervento innovativo.
Usufruiscono del bonus verde gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale salvaguardati ai sensi della Legge 10/2013 recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.