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Opera realizzata con Scia, il Comune può ordinarne la demolizione?

Opera realizzata con Scia, il Comune può ordinarne la demolizione?

Il CdS ricorda che la PA ha limiti di tempo perentori per vietare in modo definitivo la prosecuzione dei lavori

Validità Scia edilizia - Foto: fotek 123RF.com
Validità Scia edilizia - Foto: fotek 123RF.com
di Paola Mammarella
12/03/2025 - La validità della Scia edilizia assicura che l’opera è regolare ed è stata realizzata nel rispetto delle norme vigenti.
 
L’opera realizzata sulla base di una Scia valida non può essere demolita. Ma come si determina la validità della Scia edilizia? L’ordine di sospensione dei lavori cui non hanno fatto seguito altri provvedimenti può giustificare un ordine di demolizione successivo?
 
Sul caso è dovuto intervenire il Consiglio di Stato con la sentenza 1256/2025.
 

Il dubbio sulla validità Scia edilizia

Il caso è iniziato con l’ordine di demolizione di un impianto serricolo, emesso da un comune della Campania nel 2024.
 
Il proprietario ha presentato ricorso, ricostruendo le tempistiche della vicenda. Nel 2018 ha presentato la prima Scia, che non è stata seguita alcun provvedimento del comune, e il Consorzio di bonifica competente ha rilasciato l’autorizzazione nel 2019.
 
Nel 2021 il proprietario ha presentato un’altra Scia edilizia per l’ampliamento dell’impianto. In questo caso, il comune ha ordinato la sospensione temporanea dell’attività fino alla comunicazione del provvedimento definitivo, ma poi non ha adottato alcun provvedimento definitivo.
 
Nel 2022 il proprietario ha presentato una Scia edilizia in variante per il completamento dell’impianto. Il Comune ha chiesto integrazioni documentali, che il proprietario ha consegnato qualche giorno dopo, ma non ha poi fornito risposte né adottato provvedimenti.
 
Nel 2024, però, il Comune ha ordinato la demolizione dell’impianto. Il proprietario ha presentato ricorso e il Tar Campania lo ha accolto, giudicando l’impianto legittimo in base alla validità della Scia edilizia, che a suo avviso aveva “consolidato i suoi effetti”.
 
 

Validità Scia edilizia, il Comune non può ordinare la demolizione

Il Comune ha presentato appello contestano la validità della Scia edilizia e sostenendo la correttezza del proprio operato.
 
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 1256/2025, ha fatto presente che la validità della Scia edilizia del 2021 è determinata dal fatto che il Comune, dopo il provvedimento di sospensione dei lavori, non ha adottato alcun provvedimento ulteriore né ha fornito riscontro all’integrazione documentale trasmessa di propria iniziativa dal proprietario e alla richiesta di informazioni che il proprietario ha inviato tramite pec.
 
Il CdS ha spiegato che il provvedimento di sospensione dei lavori ha natura cautelare e temporanea e non rappresenta un atto di inibizione definitiva. Questo significa, si legge, che tale provvedimento di sospensione dei lavori ha perso efficacia una volta decorso il termine di 45 giorni, previsto dal Testo Unico dell’edilizia, senza l’adozione del provvedimento definitivo.
 
Infine, la validità della Scia edilizia in variante, presentata nel 2022, si è consolidata a seguito del tempo decorso dall’integrazione documentale trasmessa dal proprietario.
 
Il CdS ha concluso che il Comune ha emesso l’ordine di demolizione oltre il termine perentorio di 30 giorni, previsto dalla Legge 24171990, e senza che ci fossero i presupposti per agire in autotutela.
 
La validità della Scia edilizia è stata confermata e l’ordine di demolizione annullato.
 
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