Bando aree urbane degradate
Micaela Fanelli ha spiegato che “degli 870 progetti presentati da altrettanti Comuni ne sono risultati ammissibili a finanziamento circa 451 per un fabbisogno che supera di più di tre volte la dotazione iniziale del fondo, pari a circa 200 milioni di euro”. Tuttavia, “il fondo per effetto di successivi interventi è stato ridotto a 78,5 milioni di euro e non è in grado di coprire il fabbisogno”. Il risultato è che solo 46 Comuni hanno ottenuto i finanziamenti per la riqualificazione delle aree degradate.La rappresentante dell’Anci ha quindi chiesto di incrementare il Fondo e di assicurare la copertura almeno ai progetti da realizzare nelle Regioni interessate dal decreto Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Zone economiche speciali
Fanelli ha chiesto che in ogni Regione del Mezzogiorno sia istituita una Zona Economica Speciale (ZES). Il disegno di legge al momento prevede una condizione: che nella ZES sia compresa un’area portuale collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).Nella ZES saranno praticate condizioni agevolate per lo svolgimento delle attività aziendali. L’estensione a tutte le Regioni del Sud può quindi rappresentare una leva per la crescita.
Assistenza tecnico-amministrativa ai Comuni
Secondo Fanelli, inoltre, il Mezzogiorno non deve essere considerato come un’area omogenea perché, insieme alle molte situazioni di difficoltà e ritardo, esistono comuni e sistemi locali che riescono a specializzarsi in attività tecnologiche-innovative, dell’agro-industria, del turismo culturale che fanno di quei territori eccellenze a livello mondiale.Più che riconoscere ai Comuni delle risorse aggiuntive, bisognerebbe - sostiene Fanelli - concentrarsi sulle loro funzioni organizzative, sulle condizioni della finanza locale e sulle misure necessarie per realizzare in tempi certi gli investimenti e le opere pubbliche, ad esempio attraverso la centralizzazione delle committenze.