15/11/2022 - “Quella del superbonus è una bomba ad orologeria che il governo dovrà saper maneggiare con attenzione, la deriva delle misure adottate nel tempo sta portando il
mercato della cessione dei crediti ad un crollo definitivo e a pagarne il prezzo più alto saranno i professionisti, le imprese e i cittadini coinvolti.
E il
DL Aiuti-quater approvato dal Governo e annunciato dal Ministro Giorgetti ci impone una seria riflessione:
sono state ascoltate le categorie?
Purtroppo, i continui interventi del legislatore e una visione talvolta miope di parte della classe politica e degli organi amministrativi hanno trasformato il superbonus in una
misura spot che sta sconvolgendo il mercato della cessione dei crediti con conseguenze molto pesanti per tutti gli operatori interessati”.
Questo il commento del
Presidente della Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, alle novità annunciate dal governo Meloni e introdotte dal Decreto Aiuti quater in materia di superbonus.
“
C’è una montagna di crediti bloccati nei cassetti fiscali delle imprese e dei professionisti che le banche non acquistano perché hanno esaurito il plafond disponibile o addirittura per il timore che la magistratura possa sottoporli a sequestro - prosegue il Presidente - come hanno evidenziato alcune recenti sentenze della corte di Cassazione”.
“Su questo punto ci aspettiamo una risposta chiara da parte del governo. Se è vero che non esiste un obbligo di acquisto dei crediti da parte delle banche, come ha dichiarato il ministro Giorgetti, allora
attendiamo un immediato intervento diretto da parte del Governo su questo fronte. Perché, di fatto, all’acquisto dei crediti è stato imposta un’inversione di rotta, in corsa. Non erano certo queste le condizioni di partenza che hanno orientato l’operato di tutti noi, professionisti, imprese e cittadini”.
“Risolto il problema contingente dei crediti, per proseguire non ci occorre un’altra misura spot,
sul superbonus ci aspettiamo un intervento di lungo periodo. Occorrono misure più contenute e razionali, ma sostenibili nel tempo, che garantiscano la messa in sicurezza sismica del nostro patrimonio edilizio, prima e la transizione energetica, poi, garantendo, allo stesso tempo, a tutti i soggetti della filiera dell'edilizia una programmazione di lungo periodo e, quindi, opportunità di lavoro costanti nel tempo” - ha concluso Fietta.
Fonte:
ufficio stampa Fondazione Inarcassa