NORMATIVA
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Cessione del credito da banche a privati e utilizzo in un lasso temporale più elastico, le richieste dei tecnici
NORMATIVA
Cessione del credito da banche a privati e utilizzo in un lasso temporale più elastico, le richieste dei tecnici
Proposti anche costi calmierati, piattaforma di controllo unica e controlli sui General Contractor
06/12/2022 - Invogliare all’acquisto di crediti corrispondenti alle detrazioni fiscali, rendendo più libere le modalità di fruizione del credito ma, allo stesso tempo, porre un tetto ai prezzi delle cessioni e prevedere controlli sia sui meccanismi di cessione sia sui General contractors.
Sono alcune delle proposte formulate dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) per sbloccare la questione Superbonus.
Questo significa che le banche, che oggi possono cedere i crediti solo ai clienti professionali, cioè alle Partite Iva clienti, potrebbero cederli anche a clienti non professionali.
Ricordiamo inoltre che decreto “Aiuti-quater” consente alle banche di utilizzare il credito acquisito in 10 anni anziché in 4. La proposta di RPT chiede invece di rendere più elastico per tutti il periodo di fruizione dei crediti.
Secondo RPT, bisognerebbe inoltre attivare meccanismi di incentivazione fiscale che possano calmierare i costi delle cessioni, evitando improprie speculazioni da parti di soggetti.
RPT chiede anche la valorizzazione dei pareri della Commissione di monitoraggio, ampliandone la funzione soprattutto per gli aspetti tecnici-esecutivi.
Per consentire loro di fruire del bonus tramite detrazione, ha chiesto che il credito non utilizzato nel singolo anno fiscale sia fruibile negli anni successivi.
Un altro elemento che spesso blocca gli interventi del Superbonus è la presenza di condòmini incapienti. RPT ha proposto quindi un incentivo che sappia bypassare il problema.
Questa sfiducia, secondo RPT, ha rallentato il sistema e le procedure.
Per RPT sono quindi necessarie norme che disciplinino i General contractor chiarendone i ruoli, i limiti e le responsabilità anche a tutela delle imprese e dei professionisti che sugli stessi fanno sempre più affidamento.
Sono alcune delle proposte formulate dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) per sbloccare la questione Superbonus.
Cessione del credito a privati, lasso temporale libero e costi calmierati
Per rimettere in moto il meccanismo della cessione, RPT ha avanzato una serie di proposte, come la “possibilità, per gli operatori abilitati, di offrire i crediti fiscali acquisiti anche ai propri clienti correntisti, privati o professionali, consentendo altresì, agli operatori ma anche ai correntisti, di modulare il lasso temporale di utilizzo di tali crediti, anche con clausole che consentano di recuperare quelli non ceduti nel periodo corrispondente”.Questo significa che le banche, che oggi possono cedere i crediti solo ai clienti professionali, cioè alle Partite Iva clienti, potrebbero cederli anche a clienti non professionali.
Ricordiamo inoltre che decreto “Aiuti-quater” consente alle banche di utilizzare il credito acquisito in 10 anni anziché in 4. La proposta di RPT chiede invece di rendere più elastico per tutti il periodo di fruizione dei crediti.
Secondo RPT, bisognerebbe inoltre attivare meccanismi di incentivazione fiscale che possano calmierare i costi delle cessioni, evitando improprie speculazioni da parti di soggetti.
Cessione a Casse di previdenza private e prezzi calmierati
RPT chiede che gli Enti previdenziali Ordinistici svolgano sia una funzione di garanzia nella cessione dei crediti che di acquisizione dei medesimi se maturati dai professionisti iscritti.Cessione del credito e controlli
Dal punto di vista dei controlli, RPT propone la realizzazione di una piattaforma unica di controllo nelle varie fasi della cessione dei crediti, che eviti il ricorso ad entità finanziarie, società Advisor ed assimilate che, oltre a generare degli extra-costi non necessari, spesso assumono una funzione impropria atta a ritardare se non a bloccare la cessione e quindi il funzionamento del meccanismo.RPT chiede anche la valorizzazione dei pareri della Commissione di monitoraggio, ampliandone la funzione soprattutto per gli aspetti tecnici-esecutivi.
Superbonus e incapienti
RPT è consapevole che, nella maggior parte dei casi, i committenti non fruiscono direttamente del Superbonus perchè hanno una ridotta capienza Irpef.
Per consentire loro di fruire del bonus tramite detrazione, ha chiesto che il credito non utilizzato nel singolo anno fiscale sia fruibile negli anni successivi.
Un altro elemento che spesso blocca gli interventi del Superbonus è la presenza di condòmini incapienti. RPT ha proposto quindi un incentivo che sappia bypassare il problema.
Superbonus, il ruolo dei general contractors
RPT ritiene che il sistema virtuoso delle cessioni dei crediti è stato influenzato dal comportamento dei general contractors, degli istituti di credito o dei gruppi bancari che, disorientati dai continui interventi legislativi, si sono mostrati più cauti nel garantire l’acquisizione del credito.Questa sfiducia, secondo RPT, ha rallentato il sistema e le procedure.
Per RPT sono quindi necessarie norme che disciplinino i General contractor chiarendone i ruoli, i limiti e le responsabilità anche a tutela delle imprese e dei professionisti che sugli stessi fanno sempre più affidamento.