Dissesto idrogeologico, operativo il fondo da 100 milioni di euro per la progettazione
AMBIENTE
Dissesto idrogeologico, operativo il fondo da 100 milioni di euro per la progettazione
In Gazzetta le modalità per progettare gli interventi di mitigazione del rischio. Precedenza alle aree urbane soggette ad alluvioni
15/09/2016 - Operativo il fondo da 100 milioni di euro per finanziare progetti immediatamente cantierabili di mitigazione del rischio idrogeologico.
È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 14 luglio 2016 che definisce le modalità di accesso al Fondo e i criteri di valutazione degli interventi antidissesto.
Le risorse saranno assegnate su base regionale attraverso graduatorie di progettazione di interventi (una graduatoria per regione) sino alla concorrenza delle somme attribuite a ciascuna regione. Avranno precedenza sui 100 milioni le progettazioni degli interventi già inseriti nelle tabelle del piano stralcio aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio di alluvioni.
Potranno richiedere le risorse i Presidenti delle Regioni, in qualità di commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico. Le Regioni potranno poi finanziare i progetti erogando i fondi a tranches, in base alle attività realmente svolte e certificate.
1) una relazione, accompagnata da adeguata documentazione grafica, che illustri in modo esauriente l'ubicazione e la natura del dissesto su cui si intende intervenire e i suoi effetti, gli obiettivi, i requisiti, le modalità e il costo dell'intervento, gli elementi essenziali della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale, della compatibilità paesaggistica e dei vincoli archeologici dell'intervento;
2) la stima sommaria dei lavori da eseguire;
3) il quadro economico preliminare;
4) il cronoprogramma orientativo di tutte le attività, a partire dalla progettazione, fino al collaudo o certificato di regolare esecuzione.
L’importo del finanziamento sarà quantificato, secondo quanto previsto dall’Allegato 1, in base al tipo di intervento da progettare e realizzare (difesa idraulica, difesa costiera, difesa dalle valanghe), al costo delle opere e al livello della progettazione.
È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 14 luglio 2016 che definisce le modalità di accesso al Fondo e i criteri di valutazione degli interventi antidissesto.
Progettazione antidissesto: il Fondo da 100 milioni
Il Fondo da 100 milioni di euro è finalizzato alla redazione del progetto esecutivo previsto per l'avvio delle procedure di affidamento dei lavori attraverso l'elaborazione dei livelli di progettazione inferiori. Non sono ammessi al finanziamento gli incarichi di progettazione già conferiti e le spese per rilievi e indagini appaltati anteriormente alla data di assegnazione dei fondi.Le risorse saranno assegnate su base regionale attraverso graduatorie di progettazione di interventi (una graduatoria per regione) sino alla concorrenza delle somme attribuite a ciascuna regione. Avranno precedenza sui 100 milioni le progettazioni degli interventi già inseriti nelle tabelle del piano stralcio aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio di alluvioni.
Potranno richiedere le risorse i Presidenti delle Regioni, in qualità di commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico. Le Regioni potranno poi finanziare i progetti erogando i fondi a tranches, in base alle attività realmente svolte e certificate.
Fondo progettazione anti-dissesto: le modalità d’accesso
Presupposto per l'ammissibilità al finanziamento è l'inserimento di uno Studio preliminare che contenga:1) una relazione, accompagnata da adeguata documentazione grafica, che illustri in modo esauriente l'ubicazione e la natura del dissesto su cui si intende intervenire e i suoi effetti, gli obiettivi, i requisiti, le modalità e il costo dell'intervento, gli elementi essenziali della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale, della compatibilità paesaggistica e dei vincoli archeologici dell'intervento;
2) la stima sommaria dei lavori da eseguire;
3) il quadro economico preliminare;
4) il cronoprogramma orientativo di tutte le attività, a partire dalla progettazione, fino al collaudo o certificato di regolare esecuzione.
L’importo del finanziamento sarà quantificato, secondo quanto previsto dall’Allegato 1, in base al tipo di intervento da progettare e realizzare (difesa idraulica, difesa costiera, difesa dalle valanghe), al costo delle opere e al livello della progettazione.