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Compensi dei progettisti, Anac ribadisce l’obbligo di attenersi al Decreto Parametri

Compensi dei progettisti, Anac ribadisce l’obbligo di attenersi al Decreto Parametri

Pubblicato l’errata corrige alle linee guida sui servizi di ingegneria e architettura. Resta il contrasto con il Codice Appalti

Vedi Aggiornamento del 23/11/2022
Compensi dei progettisti, Anac ribadisce l’obbligo di attenersi al Decreto Parametri
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 23/11/2022
02/12/2016 - L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) continua a ritenere obbligatori i parametri per determinare i compensi nelle gare di progettazione.
 
Con un errata corrige alle linee guida sui servizi di ingegneria e architettura, attuative del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), l’Anac ha affermato che, per la quantificazione dei corrispettivi da porre a base di gara “occorre fare riferimento ai criteri fissati dal DM 17 giugno 2016”.
 
Si tratta, lo ricordiamo, del nuovo Decreto Parametri bis, che ha sostituito il DM 143/2013. La pubblicazione dell’errata corrige si è resa necessaria perché le linee guida dell’Anac sono state messe a punto prima dell’approvazione del nuovo Decreto Parametri bis ed è stato quindi opportuno operare i dovuti raccordi normativi.
 

Compensi dei professionisti nelle gare di progettazione

La questione in realtà è più controversa perché, secondo il Codice Appalti, i parametri non sono obbligatori, ma costituiscono solo uno degli strumenti a disposizione delle Stazioni Appaltanti per la determinazione dei corrispettivi. Questo significa che le Amministrazioni possono rifarsi anche ad altri criteri.
 
Le linee guida dell’Anac, cioè lo strumento innovativo e flessibile ideato per attuare e spiegare meglio il Codice Appalti, vanno invece nella direzione opposta affermando l’obbligatorietà dei parametri.
 
Sulla questione si è anche pronunciato il Consiglio di Stato. I giudici hanno ricordato che le linee guida sui servizi di ingegneria e architettura non hanno carattere vincolante. Di conseguenza, seguendo un approccio esclusivamente normativo, neanche i parametri per la determinazione dei corrispettivi sono obbligatori.
 
Questa interpretazione non rispecchia però la volontà dei professionisti e degli addetti ai lavori in generale. Se i progettisti temono di vedere svalutate le loro competenze, le Stazioni Appaltanti non hanno dei paletti certi per determinare gli importi e, di conseguenza, scegliere la procedura di aggiudicazione corretta.
 
I professionisti in più occasioni hanno chiesto una virata a favore dell’obbligo di rispetto dei parametri. Sarà però solo la pratica a individuare quale prassi si deciderà di intraprendere.
 
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