Ricostruzione, entro giugno la perimetrazione dei centri storici
NORMATIVA
Ricostruzione, entro giugno la perimetrazione dei centri storici
Entro dicembre saranno pronti i piani attuativi per recuperare gli edifici danneggiati
29/05/2017 - Definiti i criteri e le modalità per la perimetrazione dei centri di particolare interesse storico, artistico e paesaggistico del Centro Italia distrutti dagli eventi sismici dello scorso anno.
E’ stata, infatti, pubblicata l’Ordinanza 25/2017 che individua parametri e regole del percorso di pianificazione urbanistica per ricostruire i centri devastati dalle scosse sismiche.
I margini del perimetro possono includere, oltre al patrimonio edilizio da ricostruire o recuperare, le necessarie opere di urbanizzazione primaria e secondaria ed aree ad uso pubblico.
I principi guida per la perimetrazione sono sintetizzati in un allegato all'ordinanza e vanno ricondotti:
- alla presenza di patrimonio culturale “di particolare interesse” e di pregio storico, architettonico, archeologico, naturale e paesaggistico;
- all’essere “i centri e i nuclei o parti di essi” “maggiormente colpiti”;
- all'essere soggetti a condizioni di pericolosità anche di natura non sismica.
Una volta individuato il perimetro, il presidente della Regione dovrà approvare l'atto di perimetrazione.
Come specifica l’Ordinanza, “fino all’approvazione dei piani attuativi, non è autorizzata la realizzazione di alcun intervento diretto su edifici, aggregati o infrastrutture all’interno del perimetro”, fermo restando che nelle aree esterne alla perimetrazione si possono già effettuare sia gli interventi di ripristino e adeguamento sismico, sia quelli di ricostruzione.
E’ stata, infatti, pubblicata l’Ordinanza 25/2017 che individua parametri e regole del percorso di pianificazione urbanistica per ricostruire i centri devastati dalle scosse sismiche.
Criteri per la perimetrazione da effettuare entro giugno
L’Ordinanza specifica che gli uffici speciali regionali di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, entro il 23 giugno 2017 dovranno perimetrare i centri storici, “previa acquisizione delle indicazioni del Comune interessato”.I margini del perimetro possono includere, oltre al patrimonio edilizio da ricostruire o recuperare, le necessarie opere di urbanizzazione primaria e secondaria ed aree ad uso pubblico.
I principi guida per la perimetrazione sono sintetizzati in un allegato all'ordinanza e vanno ricondotti:
- alla presenza di patrimonio culturale “di particolare interesse” e di pregio storico, architettonico, archeologico, naturale e paesaggistico;
- all’essere “i centri e i nuclei o parti di essi” “maggiormente colpiti”;
- all'essere soggetti a condizioni di pericolosità anche di natura non sismica.
Una volta individuato il perimetro, il presidente della Regione dovrà approvare l'atto di perimetrazione.
Ricostruzione: piani attuativi entro 5 mesi
L'approvazione dell'atto di perimetrazione farà partire il termine di cinque mesi entro i quali i Comuni dovranno predisporre i piani attuativi con il supporto degli uffici speciali regionali.Come specifica l’Ordinanza, “fino all’approvazione dei piani attuativi, non è autorizzata la realizzazione di alcun intervento diretto su edifici, aggregati o infrastrutture all’interno del perimetro”, fermo restando che nelle aree esterne alla perimetrazione si possono già effettuare sia gli interventi di ripristino e adeguamento sismico, sia quelli di ricostruzione.