Tra i principali temi affrontati all’interno del documento, l’equo compenso con l’esigenza di garantire la qualità degli appalti, l’aggregazione professionale e multidisciplinare, per dare risposte di qualità in un mercato di servizi sempre più completo e competitivo.
Il tema del codice dei contratti, perché l’appalto integrato nega l’indipendenza e terzietà del progettista rispetto all’esecutore ed alla riduzione dei livelli progettuali che pregiudica la qualità delle opere, il Superbonus e i bonus edilizi, fondamentali per favorire la transazione energetica del patrimonio edilizio e sostenere un settore strategico.
Il Manifesto - uno dei primi di questo genere - costituisce un appello dei professionisti al futuro Parlamento affinché supporti la progettazione di un Paese innovativo e al passo con i tempi.
La Fondazione, in rappresentanza di circa 180mila ingegneri e architetti si impegna, consapevole di avere un ruolo al servizio della collettività fondamentale per lo sviluppo del Paese, a collaborare con il futuro Parlamento per convogliare le istanze del settore e rispondere alla sfida della transizione blu&green in corso coniugando lo sviluppo industriale con la tutela sociale ed ambientale.
“Vogliamo ribadire al futuro Parlamento e al futuro Governo il ruolo economico, sociale che hanno le libere professioni” - ha esordito il Presidente Fietta. “Ci troviamo ad un punto di svolta: se da un lato il conflitto russo/ucraino e il relativo impatto sul costo delle materie prime, l’inflazione e la crisi economica incombono, dall’altro siamo consapevoli che i tecnici liberi professionisti solo grazie al supporto del legislatore potranno mettere a disposizione il loro bagaglio di conoscenze e competenze affinché gli obiettivi del PNRR e il relativo rilancio economico possano davvero compiersi” - ha concluso.
Fonte: Fondazione Inarcassa