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Adeguamento prezzi solo per i lavori, escluse le parcelle dei professionisti

Adeguamento prezzi solo per i lavori, escluse le parcelle dei professionisti

La spiegazione del Mims: compensazioni solo per prodotti, attrezzature e lavorazioni e non per la fase esecutiva di direzione lavori e coordinamento sicurezza

Aggiornato al 26/07/2022
Foto: Antonio Guillem © 123RF.com
Foto: Antonio Guillem © 123RF.com
di Paola Mammarella Aggiornato al
25/07/2022 - L’adeguamento dei prezzi, disposto dal Decreto “Aiuti” per fronteggiare i rincari registrati nell’ultimo periodo, si applica solo ai lavori e non alle parcelle dei professionisti coinvolti. La spiegazione, sollecitata da una stazione appaltante, è arrivata dal Servizio giuridico del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).
 

Caro prezzi, adeguamenti solo per i lavori

Una stazione appaltante si è rivolta al Mims sostenendo che l’obbligo di revisione dei prezzi, introdotto dall’articolo 29 del Decreto “Antifrodi”, interessa anche i servizi e, di conseguenza, gli adeguamenti disposti dall’articolo 26 del Decreto “Aiuti” per i lavori devono necessariamente applicarsi anche alla fase esecutiva, cioè direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza.
 
Questo, secondo la stazione appaltante, implica il ricalcolo della parcella dei professionisti.
 
Di parere opposto il Servizio giuridico del Mims, secondo il quale il meccanismo di compensazione riconosce un adeguamento dei prezzi solo per i prodotti, le attrezzature e le lavorazioni eseguite dall’appaltatore. Al contrario, la norma non riconosce alcun adeguamento dei corrispettivi riconosciuti per i servizi.

 

Caro prezzi, gli adeguamenti del Decreto Aiuti

Ricordiamo che il Decreto Aiuti prevede che le Regioni adottino, entro il 31 luglio 2022, e limitatamente all’anno 2022, un aggiornamento dei prezzari regionali per far fronte alla particolare situazione di crisi.
 
In attesa dell’approvazione, le Stazioni Appaltanti quantificano il prezzo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, cui l'appaltatore ha diritto, incrementando fino al 20% le risultanze dei prezzari regionali esistenti e ancora da aggiornare.
 

Caro materiali, Fondazione Inarcassa: ‘professionisti penalizzati’

Ricordiamo inoltre che il presidente di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, ha già lamentato che i maggiori oneri, derivanti dalle operazioni di aggiornamento dei prezzi, ricadono sui professionisti, come ad esempio i direttori lavori, che sono obbligati a rifare la contabilità anche nei casi in cui lo stato di avanzamento dei lavori sia stato già adottato.
 
A tali maggiori incombenze, secondo Fietta, non corrisponde un miglioramento del trattamento economico perché i RUP non sono propensi a rivedere gli onorari.
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