Il via libera della fase operativa è stato dato dal Commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, con un comunicato nel quale è stato anche reso noto l’elenco delle banche aderenti alla Convenzione ABI-CDP “Plafond Sisma Centro Italia”, che potranno erogare i finanziamenti agevolati per la ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici in attuazione del DL 189/2016.
Attualmente la procedura riguarda i danni lievi ad abitazioni e strutture non residenziali e i danni gravi a strutture non residenziali. È in via di definizione l’Ordinanza relativa ai danni gravi alle abitazioni.
Ricostruzione privata: il procedimento
Per avviare il procedimento, un rappresentante della proprietà dell’immobile danneggiato, tramite un professionista abilitato, deve presentare un’istanza all’Ufficio Speciale per la ricostruzione e contestualmente al Comune dove è situato l’immobile, asseverando il nesso di causalità del danno con il terremoto.Con tale istanza viene richiesto un contributo economico per lo svolgimento dei lavori e contestualmente (se non ne è ancora stata data notizia al Comune) viene comunicato l’avvio delle attività di cantiere (Cila o Scia).
A detta istanza l’Ufficio Speciale risponde con una ordinanza attraverso la quale assegna (o diniega) il contributo richiesto e ne dà comunicazione agli istituti di credito. All’avanzare dei lavori (SAL) o al loro completamento, poi, sempre su istanza di parte, l’Ufficio Speciale potrà dare ordine agli Istituti di Credito di effettuare i pagamenti dei contributi assegnati ai soggetti che ne hanno diritto.
Ricostruzione post sisma: il ruolo del professionista
Le richieste di contributo possono essere compilate dai professionisti abilitati (iscritti ai relativi albi professionali e all’Elenco Speciale) dotati di strumento per la firma digitale tramite la piattaforma MUDE, il sito realizzato dalla Regione Piemonte, già utilizzato per la ricostruzione in Emilia Romagna.Il professionista dovrà gestire tutte le fasi della pratica, dall’inizio della procedura fino alla sua conclusione. Per agevolare il compito dei tecnici, il Commissario per la ricostruzione ha pubblicato due vademecum: ‘Documento operativo sulla Istruttoria, Controlli e Pagamenti’ e ‘Vademecum all’utilizzo del Mude’.