I dati, contenuti nel 10° “Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e nel 12° “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”, sono stati elaborati da Enea e presentati ieri a Roma in un convegno organizzato con Confindustria, al quale hanno preso parte il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e il Delegato di Confindustria per la Transizione energetica, Aurelio Regina.
Ecobonus, gli investimenti e gli interventi realizzati
I dati diffusi da Enea mostrano che al 2020 l’ecobonus ha prodotto oltre 45 miliardi di investimenti, con un risparmio complessivo di circa 19.000 GWh/anno, derivanti essenzialmente da interventi parziali su singole unità immobiliari.Lo scorso anno sono stati completati oltre 486 mila interventi di riqualificazione energetica che hanno consentito di risparmiare 1.362 GWh/anno. La maggior parte riguarda l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti (1,1 miliardi di euro) e la sostituzione delle finestre (1,1 miliardi di euro) mentre oltre 500 milioni sono stati investiti per l’isolamento termico degli edifici, 270 milioni per le schermature solari e 175 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.
Superbonus, un anno di bilanci
L’Enea ha rilevato al 30 novembre 2021 un investimento totale ammesso a detrazione pari a 11,94 miliardi di euro, di cui 8,28 miliardi per interventi già conclusi.Queste risorse si traducono in più di 10mila cantieri aperti in condominio, più di 35mila negli edifici unifamiliari e più di 23mila nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti. Rispetto ai dati diffusi ogni mese da Enea, si conferma il trend: il numero dei cantieri aperti in condominio è nettamente più basso rispetto a quelli riguardanti gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Efficienza energetica: gli obiettivi raggiunti
L’Enea ha spiegato che, sul fronte del risparmio obbligatorio 2014-2020 stabilito dalla Direttiva sull’Efficienza Energetica, l’obiettivo di 297.300 GWh/anno è stato raggiunto per circa il 91% arrivando a quota 270.300 GWh/anno; i maggiori contributi sono venuti dai certificati bianchi (97.600 GWh/anno) e dal sistema di detrazioni fiscali (120.900 GWh/anno).Quanto al Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica (PAEE) 2017, i risparmi conseguiti nel periodo 2011-2020 hanno consentito di raggiungere l’82% dell’obiettivo indicato, rispetto al 77% dell’anno precedente. Al 2020 sono stati risparmiati 148.000 GWh/anno, principalmente per il contributo del settore residenziale con una riduzione di 73.620 GWh/anno, pari al 172,5% dell’obiettivo PAEE; a seguire, in termini di percentuale di raggiungimento dell’obiettivo, il terziario con 9.537 GWh/anno (66,6%), l’industria con 38.260 GWh/anno (64,5%) e, da ultimo, i trasporti con 26.630 GWh/anno (41,6%).
Secondo l’Enea, per effetto della pandemia è aumentata la povertà energetica, che potrebbe attestarsi intorno al 10% rispetto all’8,3 del 2019 e all’8,8% del 2018. Le regioni del Sud Italia risultano le più colpite con tassi di povertà energetica compresi tra il 13% e il 20%.
Efficienza energetica, fondamentali i prossimi 10 anni
Per centrare gli obiettivi di efficientamento energetico, saranno fondamentali i prossimi 10 anni. “Durante i primi dieci anni della transizione ecologica si tratta di effettuare una transizione energetica epocale - ha dichiarato il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani - L’ENEA ha tutte le competenze tecniche per poter seguire questo processo - ha aggiunto - e diventerà centrale per capire le diverse direzioni da prendere. Il piano che prevede il 55% di decarbonizzazione al 2030 è quello che si può fare a tecnologia vigente, ma sappiamo che non basta. Proprio per questo il ruolo dell’ENEA sarà centrale: parliamo di un’enorme opportunità perché ora il comparto energetico diventa il cuore di un grande cambiamento globale”.“Le incentivazioni hanno consentito di riqualificare una parte importante del parco abitativo, di ridurre i consumi e di rilanciare un settore in difficoltà come quello dell’edilizia - ha commentato il Presidente dell’Enea Gilberto Dialuce - I prossimi dieci anni saranno decisivi per rispettare il limite di 1,5 °C entro il 2030 e per centrare questo obiettivo servirà, ad esempio, almeno raddoppiare il tasso di riqualificazione energetica degli edifici, in linea con quanto evidenziato dalla Renovation Wave lanciata dalla Commissione europea”.
“L’efficienza energetica è al primo posto delle politiche europee per la decarbonizzazione e il settore edilizio è a tutti gli effetti l’elemento centrale nell’ambito di questa impegnativa e ambiziosa transizione ecologica - ha commentato Aurelio Regina, Delegato del Presidente di Confindustria per la transizione energetica - Gli incentivi fiscali, ecobonus e Superbonus, hanno dimostrato di funzionare e ci auguriamo che possano proseguire e magari siano semplificati e resi ancor più efficaci”.