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Superbonus e ecobonus: 53 miliardi di investimenti in efficienza energetica

Superbonus e ecobonus: 53 miliardi di investimenti in efficienza energetica

Enea: necessario almeno raddoppiare il tasso di riqualificazione degli edifici. Presentati i rapporti annuali sull’efficienza energetica e le detrazioni fiscali

Vedi Aggiornamento del 15/12/2023
Foto: www.enea.it
Foto: www.enea.it
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 15/12/2023
02/12/2021 - Negli ultimi 15 anni, grazie alle detrazioni fiscali sono stati investiti oltre 53 miliardi in efficienza energetica. Di questi, circa 45 miliardi sono stati investiti con l’ecobonus 65% e più di 8 miliardi con il Superbonus 110%.
 
I dati, contenuti nel 10° “Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e nel 12° “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”, sono stati elaborati da Enea e presentati ieri a Roma in un convegno organizzato con Confindustria, al quale hanno preso parte il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e il Delegato di Confindustria per la Transizione energetica, Aurelio Regina.
 

Ecobonus, gli investimenti e gli interventi realizzati

I dati diffusi da Enea mostrano che al 2020 l’ecobonus ha prodotto oltre 45 miliardi di investimenti, con un risparmio complessivo di circa 19.000 GWh/anno, derivanti essenzialmente da interventi parziali su singole unità immobiliari.
 
Lo scorso anno sono stati completati oltre 486 mila interventi di riqualificazione energetica che hanno consentito di risparmiare 1.362 GWh/anno. La maggior parte riguarda l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti (1,1 miliardi di euro) e la sostituzione delle finestre (1,1 miliardi di euro) mentre oltre 500 milioni sono stati investiti per l’isolamento termico degli edifici, 270 milioni per le schermature solari e 175 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.
 

Superbonus, un anno di bilanci

L’Enea ha rilevato al 30 novembre 2021 un investimento totale ammesso a detrazione pari a 11,94 miliardi di euro, di cui 8,28 miliardi per interventi già conclusi. 
 
Queste risorse si traducono in più di 10mila cantieri aperti in condominio, più di 35mila negli edifici unifamiliari e più di 23mila nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti. Rispetto ai dati diffusi ogni mese da Enea, si conferma il trend: il numero dei cantieri aperti in condominio è nettamente più basso rispetto a quelli riguardanti gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
 

Efficienza energetica: gli obiettivi raggiunti

L’Enea ha spiegato che, sul fronte del risparmio obbligatorio 2014-2020 stabilito dalla Direttiva sull’Efficienza Energetica, l’obiettivo di 297.300 GWh/anno è stato raggiunto per circa il 91% arrivando a quota 270.300 GWh/anno; i maggiori contributi sono venuti dai certificati bianchi (97.600 GWh/anno) e dal sistema di detrazioni fiscali (120.900 GWh/anno).
 
Quanto al Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica (PAEE) 2017, i risparmi conseguiti nel periodo 2011-2020 hanno consentito di raggiungere l’82% dell’obiettivo indicato, rispetto al 77% dell’anno precedente. Al 2020 sono stati risparmiati 148.000 GWh/anno, principalmente per il contributo del settore residenziale con una riduzione di 73.620 GWh/anno, pari al 172,5% dell’obiettivo PAEE; a seguire, in termini di percentuale di raggiungimento dell’obiettivo, il terziario con 9.537 GWh/anno (66,6%), l’industria con 38.260 GWh/anno (64,5%) e, da ultimo, i trasporti con 26.630 GWh/anno (41,6%).
 
Secondo l’Enea, per effetto della pandemia è aumentata la povertà energetica, che potrebbe attestarsi intorno al 10% rispetto all’8,3 del 2019 e all’8,8% del 2018. Le regioni del Sud Italia risultano le più colpite con tassi di povertà energetica compresi tra il 13% e il 20%.
 


Efficienza energetica, fondamentali i prossimi 10 anni

Per centrare gli obiettivi di efficientamento energetico, saranno fondamentali i prossimi 10 anni. “Durante i primi dieci anni della transizione ecologica si tratta di effettuare una transizione  energetica epocale - ha dichiarato il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani L’ENEA ha tutte le competenze tecniche per poter seguire questo processo - ha aggiunto - e diventerà centrale per capire le diverse direzioni da prendere. Il piano che prevede il 55% di decarbonizzazione al 2030 è quello che si può fare a tecnologia vigente, ma sappiamo che non basta. Proprio per questo il ruolo dell’ENEA sarà centrale: parliamo di un’enorme opportunità perché ora il comparto energetico diventa il cuore di un grande cambiamento globale”.

“Le incentivazioni hanno consentito di riqualificare una parte importante del parco abitativo, di ridurre i consumi e di rilanciare un settore in difficoltà come quello dell’edilizia - ha commentato il Presidente dell’Enea Gilberto Dialuce - I prossimi dieci anni saranno decisivi per rispettare il limite di 1,5 °C entro il 2030 e per centrare questo obiettivo servirà, ad esempio, almeno raddoppiare il tasso di riqualificazione energetica degli edifici, in linea con quanto evidenziato dalla Renovation Wave lanciata dalla Commissione europea”.
 
“L’efficienza energetica è al primo posto delle politiche europee per la decarbonizzazione e il settore edilizio è a tutti gli effetti l’elemento centrale nell’ambito di questa impegnativa e ambiziosa transizione ecologica - ha commentato Aurelio Regina, Delegato del Presidente di Confindustria per la transizione energetica - Gli incentivi fiscali, ecobonus e Superbonus, hanno dimostrato di funzionare e ci auguriamo che possano proseguire e magari siano semplificati e resi ancor più efficaci”.
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