25/02/2022 - Stanno per sbloccarsi, ed essere completate entro la metà del prossimo mese, le pratiche di cessione del credito, arenatesi a causa dell’avvicendarsi delle nuove regole per prevenire le frodi. Lo ha annunciato ieri il Sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Federico Freni, rispondendo ad un’interrogzione nell'ambito di un question time in Commissione Finanze della Camera.
Sembrano invece destinate a cadere nel vuoto le richieste di proroga del Superbonus per gli edifici unifamiliari. La richiesta, sollecitata durante lo stesso question time dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Vita Martinciglio, ha ottenuto una non risposta da parte del Governo, che si è limitato ad elencare le proroghe disposte fino ad ora.
Bonus edilizi, pratiche di cessione del credito verso il completamento
Durante l'interrogazione, l’on. Del Gruppo Misto, Eugenio Sangregorio, ha sottolineato i ritardi, verificatisi nella gestione delle pratiche di cessione del credito, a causa delle modifiche normative introdotte per contrastare le frodi.
Il Sottosegretario Freni ha spiegato che il
decreto approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdì scorso, al momento in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dovrebbe sbloccare il divieto di plurime cessioni del credito dei bonus edilizi.
L’obiettivo del Governo, ha spiegato Freni, è contrastare i comportamenti illeciti, attraverso il potenziamento del sistema dei controlli e l’inasprimento delle sanzioni, senza rallentare la realizzazione degli interventi.
Dopo un confronto con Poste Italiane, Freni ha riferito che “entro la metà del prossimo mese di marzo saranno, comunque, esitate tutte le istruttorie in corso. Poste Italiane ha altresì, precisato che, in ogni caso, risulta comunque possibile recedere in ogni momento dal contratto di cessione del credito a Poste italiane secondo le modalità ivi indicate riacquisendo il proprio credito d’imposta ove si voglia cedere ad altro operatore".
Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari
L’on. Martinciglio ha chiesto se, alla luce delle modifiche normative introdotte per contrastare le frodi (obbligo del visto di conformità e dell'asseverazione della congruità delle spese, cui si aggiungono i limiti alla cessione dei crediti), il Governo non ritenga necessario prorogare il termine del 30 giugno 2022 per gli edifici unifamiliari, affinché i beneficiari possano usufruire delle misure agevolative alla luce di regole più certe e precise.
Il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, non si è sbilanciato sulla possibilità di prevedere un orizzonte temporale più lungo per gli edifici unifamiliari. Nella sua risposta, si è limitato ad elencare le
misure intraprese per contrastare le frodi e le
nuove scadenze entrate in vigore con la Legge di Bilancio per il 2022.
Per
contrastare le frodi connesse ai bonus edilizi, il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso ha approvato un decreto che limita a tre passaggi la cessione dei crediti, introduce il codice identificativo univoco e vieta le
cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione.
Per quanto riguarda le scadenze del Superbonus, sembra quindi che resteranno invariate le deadline in vigore. Per gli
edifici unifamiliari il Superbonus sarà in vigore fino al 30 giugno 2022 (31 dicembre 2022 se i lavori sono conclusi al 30% entro giugno 2022). Per i
condòmini e per gli immobili da 2 a 4 unità posseduti da un unico proprietario, il bonus sarà del 110% ancora per due anni (fino al 2023) e poi scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Scontenta del mancato impegno assunto dal Governo l’on. Martinciglio, che ha ribadito come la proroga sia necessaria dal momento che le novità introdotte in materia di cessione del credito abbiano di fatto causato un rallentamento dei lavori.