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Cessione dei crediti, Ministro Franco: ‘col superbonus, truffe tra le più grandi mai viste’

Cessione dei crediti, Ministro Franco: ‘col superbonus, truffe tra le più grandi mai viste’

Il Mef studia un emendamento: limiti al numero di operazioni e cessioni multiple nel sistema bancario, asseverazione preventiva dell’Agenzia delle Entrate

Aggiornato al 14/02/2022
Daniele Franco, Ministro Economia e Finanze - Foto: www.governo.it
Daniele Franco, Ministro Economia e Finanze - Foto: www.governo.it
di Paola Mammarella Aggiornato al
11/02/2022 - Un emendamento per correggere il tiro sui limiti alla cessione dei crediti evitando ulteriori truffe. È l’intenzione manifestata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, al termine del Consiglio dei Ministri.
 

Cessione dei crediti, stop alle truffe

Il presupposto di Draghi è che bisogna fermare le truffe. "Quelli che oggi più tuonano sul superbonus, - ha sottolineato il premier Mario Draghi - che dicono che queste frodi non contano, che bisogna andare avanti lo stesso, beh, questi sono alcuni di quelli che hanno scritto la legge e hanno permesso di fare lavori senza controlli. Se siamo in questa situazione è perchè si è costruito un sistema che prevedeva pochissimi controlli. E se il superbonus oggi rallenta è per i sequestri deliberati dalla magistratura per questioni fraudolente per 2,3 miliardi. Ma naturalmente le somme oggetto di indagine sono molto, molto più alte" ha spiegato in conferenza stampa.

Sui bonus edilizi "si possono pensare ulteriori affinamenti, stiamo pensando di tracciare meglio" le operazioni, "potremmo avere dentro il sistema bancario una possibilità più ampia, con due o tre cessioni" del credito, "tutto si può fare ma resta fondamentale evitare ulteriori truffe che sono tra le più grandi che questa Repubblica abbia visto",  ha detto il Ministro Daniele Franco nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.
 

Cessione dei crediti con limiti e controlli ex ante

Per mettere a punto l’emendamento, il Governo sta quindi ragionando su diverse possibilità: consentire due o tre cessioni all’interno del sistema bancario, introdurre l’asseverazione e il controllo ex-ante da parte dell’Agenzia delle Entrate, porre un limite al numero di cessioni del credito consentite.
 
Sembra quindi che il Governo opererà con un emendamento in fase di conversione in legge e non con un decreto correttivo, come era emerso in precedenza. Con l’emendamento i tempi si dilatano. Il Decreto Sostegni ter deve infatti essere convertito in legge entro il 28 marzo, con i tempi dell’iter parlamentare. La stretta sulla cessione dei crediti diventa operativa dal 17 febbraio. Gli operatori del settore speravano che eventuali correzioni fossero approvate prima di questa data.

 

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