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Prevenzione Incendi, il Codice va verso la digitalizzazione
di Marta Passalacqua e Giuseppe Gaspare Amaro - GAe Engineering

Prevenzione Incendi, il Codice va verso la digitalizzazione

Ecco come le norme antincendio si integreranno con gli strumenti di progettazione BIM

Vedi Aggiornamento del 14/01/2025
Prevenzione Incendi, il Codice va verso la digitalizzazione
Prevenzione Incendi, il Codice va verso la digitalizzazione
di Marta Passalacqua e Giuseppe Gaspare Amaro - GAe Engineering
Vedi Aggiornamento del 14/01/2025
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03/04/2023 - La digitalizzazione del Codice di Prevenzione Incendi e delle istanze necessarie nelle varie fasi costituisce il fulcro del Progetto FDC - Fire Digital Check. Il progetto, nato nel 2019, ha visto coinvolti diversi attori collaboranti su distinti tavoli tecnici.
 
Uno dei tavoli tecnici di cui GAe Engineering fa parte è quello che ha come scopo l’analisi della sezione G del codice di prevenzione incendi e della sua digitalizzazione.
 
La prima bozza di tale analisi è stata resa pubblica dai Vigili del Fuoco a novembre 2022. SCARICALA QUI
 
Questo contributo si pone l’obiettivo di illustrare il processo di analisi delle definizioni contenute all’interno della sezione G del Codice di Prevenzione Incendi.
 
Il DM 312/2021 entrato in vigore ad Agosto del 2021 in sostituzione del precedente DM 560/2017 stabilisce le modalità ed i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti di modellazione elettronica dell’edilizia e delle infrastrutture (BIM).
 
Questo ha portato chiaramente la filiera delle costruzioni a muoversi progressivamente per riuscire ad essere “pronta” al 2025, anno in cui è prevista l’obbligatorietà di questi metodi per opere con importi superiori ad 1 milione di euro.
 
La finalità del Progetto Fire Digital Check è di automatizzare la validazione dei progetti antincendio sviluppati con il Codice di Prevenzione Incendi per quanto concerne le soluzioni conformi.
 
Questa prima fase è stata sviluppata dal tavolo tecnico denominato “2d” e ha visto come attori il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, GAe Engineering ed Harpaceas. La sinergia creata ha consentito di verificare, sia dal punto di vista del progettista che del funzionario istruttore, i pro ed i contro di ogni definizione per poi verificare che all’interno di un processo automatizzato potesse essere verificata la prestazione.
 
Il lavoro è stato effettuato prendendo come riferimento un edificio adibito ad uso uffici sito a Milano ad oggi in fase di costruzione. La scelta è ricaduta su questo edificio, seppur costituendo un intervento di natura privata, perché sviluppato avvalendosi della metodologia BIM fin dalle prime fasi di progettazione.
 
Per ogni definizione della sezione G.1 - Termini, definizioni e simboli grafici sono stati effettuati vari check per valutarne la possibile digitalizzazione e le varie correlazioni con altri punti del Codice. Inoltre, è stata verificata la correlazione con lo standard IFC.
 
Figura 2.jpg - Prevenzione Incendi, il Codice va verso la digitalizzazioneProcesso di digitalizzazione delle definizioni della sezione G del Codice di Prevenzione Incendi


Alcuni paragrafi sono stati esclusi dall’analisi poiché privi di definizioni rilevanti ai fini della digitalizzazione (per esempio Premessa - Riferimenti - Prevenzione Incendi - Normazione volontaria); altre definizioni sono state considerate non rilevanti ai fini del presente lavoro; infine, alcune definizioni sono state tralasciate in questa fase perché considerate rilevanti nella fase di SCIA di prevenzione incendi. Ogni definizione è stata letta anche più di una volta e poi parametrizzata all’interno del progetto utilizzato come test.
 
Per avere una migliore chiarezza sia della trascrizione che della lettura dei parametri, si è scelto di sviluppare due modelli antincendio.
 
Il primo modello contiene tutte le informazioni di carattere geometrico ed informative sulle attività presenti all’interno del progetto. In questo modello si possono trovare informazioni quali il piano di riferimento, l’altezza antincendio, l’attività principale ed eventuali attività secondarie.
 
Il secondo modello contiene tutte le informazioni specifiche riguardanti lo sviluppo della strategia di prevenzione incendi del progetto e quindi le declinazioni delle 10 misure previste dalla RTO ad integrazione delle RTV qualora applicabili.
 
Le schede riferite ai due modelli sono allegate al documento reso pubblico dal Comando Nazionale dei Vigili del Fuoco.
 
La maggior parte delle sezioni relative alle misure della strategia antincendio, presenti nella sezione S del Codice di Prevenzione Incendi, si riflettono sulle altre discipline progettuali. Da esperti nel settore della prevenzione incendi e collaborando su progetti sviluppati con la metodologia BIM, continuiamo a studiare e testare il modo più efficace per il coordinamento dei parametri trasversali alle altre discipline. La tabella di seguito riporta la trasversalità di cui si sta parlando.

Tabella.png - Prevenzione Incendi, il Codice va verso la digitalizzazione
Tabella trasversale tra Codice e discipline progettuali

Per gestire al meglio questa trasversalità è necessario stilare un capitolato informativo per la validazione delle istanze di prevenzione incendi. Questo è uno degli obiettivi che si è imposto il Progetto Fire Digital Check.
 
Contestualmente all’analisi e digitalizzazione delle definizioni della sezione G.1, è stato impostato un RULSET contente le verifiche per la prevenzione incendi. Questo è stato sviluppato mediante una soluzione Open-BIM opportunamente impostata per condurre le verifiche di rispondenza al Codice a partire dai modelli BIM (in formato IFC) ai fini della prevenzione incendi utilizzando il software di Code Checking Solibri.
 
Il ruleset è stato studiato, in prima bozza, per la verifica di alcune misure, partendo da regole esistenti e preimpostate nel software e adattandole alle verifiche da effettuare. Le regole sono state raggruppate per ciascuna misura presente all’interno della sezione S del Codice.
 
Le verifiche fino ad ora condotte riguardano la verifica della corretta compartimentazione (incrocio quindi tra il modello di prevenzione incendi ed i modelli architettonico/strutturale per un’analisi generale e poi con il modello impiantistico per un’analisi più dettagliata); il corretto posizionamento degli impianti di rilevazione ed allarme, di illuminazione di emergenza, di spegnimento, ecc.
 
Figura 3.jpg - Prevenzione Incendi, il Codice va verso la digitalizzazione
Esempio della regola per la verifica della presenza dell’impianto sprinkler


Il lavoro fatto fino ad ora rappresenta la posa del primo mattoncino e per questo il progetto è da considerarsi ancora acerbo per procedere alla presentazione di un’istanza di valutazione progetto presso un Comando e la sua conseguente validazione con tale metodologia, ma ha l’ambizione di procedere a portare a compimento gli obiettivi prefissati per il 2025.
 
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