Network
Pubblica i tuoi prodotti
La Direttiva Case Green lancia la sfida al settore edilizio

La Direttiva Case Green lancia la sfida al settore edilizio

Nel Report del Politecnico di Milano per il MIBA lo stato dell’arte su opportunità e prospettive per le costruzioni

Vedi Aggiornamento del 05/12/2024
La Direttiva Case Green lancia la sfida al settore edilizio - Foto: sportactive 123rf.com
La Direttiva Case Green lancia la sfida al settore edilizio - Foto: sportactive 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 05/12/2024
25/11/2024 - Ormai ci siamo: la Direttiva Case Green impone che le nuove costruzioni siano a “emissioni zero” entro il 2030, mentre i vecchi edifici dovranno ridurre decisamente consumi ed emissioni.
 
La riqualificazione dell’involucro, degli impianti e delle tecnologie diventa un obbligo ma anche una opportunità di sviluppo per tutti i settori del comparto delle costruzioni.
 
Se ne è parlato la scorsa settimana nel corso della presentazione di MIBA - Milan International Building Alliance 2025, hub internazionale di riferimento per la progettazione, la costruzione e la riqualificazione di edifici e città che si terrà dal 19 al 21 novembre 2025 a Fiera Milano (Rho).
 
in questa occasione, Fiera Milano ha presentato l’Osservatorio MIBA, uno studio redatto da Niccolò Aste, Claudio Del Pero e Fabrizio Leonforte, professori del DABC, Politecnico di Milano, che indaga lo stato dell’arte 2024 su opportunità e prospettive della Direttiva Case Green.
 
Il documento ricorda che mai come oggi il settore edilizio si dimostra strettamente interconnesso all’economia, all’occupazione e al benessere collettivo, rivestendo un ruolo cruciale nelle strategie di ripresa e sostenibilità a livello nazionale ed internazionale.
 
Tuttavia, l’età avanzata del patrimonio edilizio, con un tasso di rinnovo annuo di appena l’1%, rappresenta una sfida enorme, soprattutto in Italia, dove molte città hanno origini storiche e gli edifici non rispondono più agli standard di funzionalità, efficienza, sicurezza, accessibilità e digitalizzazione.
 
Il 75% del patrimonio edilizio europeo è inefficiente dal punto di vista energetico e oltre l’85% degli edifici oggi in uso continuerà ad esserlo nel 2050.
 
Questa situazione, aggravata dagli effetti del cambiamento climatico, richiede interventi urgenti per migliorare la resilienza degli edifici e ridurre i consumi energetici, in particolare per il raffrescamento estivo.
 


Renovation Wave e Direttiva Case Green

Per rispondere a queste esigenze, la strategia europea Renovation Wave mira a stimolare il rinnovamento edilizio attraverso misure mirate, tra cui incentivi economici, assistenza tecnica agli attori locali e promozione di edifici intelligenti e sostenibili.
 
A supporto di questa strategia, la Direttiva EPBD IV (Energy Performance of Buildings Directive), approvata nel 2024 e da attuare entro il 2026, introduce obiettivi ambiziosi per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra.
 
La Direttiva Case Green stabilisce che:
 
- gli edifici di nuova costruzione dovranno passare dallo standard ‘energia quasi zero’ a quello ‘emissioni zero’ (Zero Emission Building - ZEMB) entro il 2030;
 
- per gli edifici residenziali esistenti, si richiede una riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035;
 
- per gli edifici non residenziali, sono previsti requisiti minimi e progressivi che dovranno efficientare almeno il 26% del parco edilizio entro il 2033​.
 

Direttiva Case Green, scenari di applicazione

Il Report MIBA delinea tre scenari per il recepimento della Direttiva:
 
- Scenario conservativo (BAU): si ipotizza un'applicazione minima delle misure, con investimenti annui pari a 84 miliardi di euro e un risparmio energetico limitato al 65% degli obiettivi fissati per il 2035​.
 
- Scenario normativo (Policy-Driven): prevede un'applicazione piena ed efficace della Direttiva, con investimenti annuali medi di 95,5 miliardi di euro e un incremento del 13% rispetto allo scenario BAU. Gli obiettivi energetici al 2035 verrebbero pienamente raggiunti.
 
- Scenario ambizioso (Ambitious): si ipotizza una forte incentivazione statale e una piena consapevolezza del mercato sui temi green, con investimenti annuali di 102,5 miliardi di euro e un incremento del 22% rispetto al BAU. Questo scenario mobiliterebbe risorse significative, favorendo innovazione e sostenibilità nel settore edilizio​.
 


Sfide economiche e opportunità di sviluppo

Nonostante i benefici attesi, l’implementazione della Direttiva richiede investimenti consistenti e un’efficace pianificazione normativa. Il Report sottolinea che per ogni euro investito in lavori edili, almeno il 40% rientra all’erario, dimostrando che l’applicazione della Direttiva potrebbe trasformarsi da costo a opportunità di investimento.
 
Inoltre, l’uso di strumenti finanziari innovativi, come i ‘mutui green’ e le Energy Service Company (ESCO), può facilitare l’accesso ai fondi necessari​.
 

Tecnologie e innovazione

La Direttiva Case Green promuove soluzioni tecnologiche avanzate, tra cui:
 
- Materiali sostenibili: L’adozione di materiali isolanti e serramenti innovativi è centrale per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica.
 
- Fonti rinnovabili: Il mercato del fotovoltaico integrato negli edifici (BIPV) è previsto in forte crescita, con un potenziale fatturato di oltre 3 miliardi di euro al 2030 in Italia.
 
- Edifici intelligenti: L'integrazione di sistemi di gestione automatizzata dell'energia (BACS) e tecnologie per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) favorirà una gestione più efficiente dell'energia.
 
La Direttiva Case Green, concludono gli autori, rappresenta una sfida ed un'opportunità per l’Europa e per tutti gli Strati membri perché, se da un lato impone investimenti significativi nel settore edilizio, dall’altro promuove l’innovazione e la sostenibilità, elementi fondamentali per lo sviluppo del settore edilizio.
 
Le più lette