Ecobonus e Sismabonus verso la stabilizzazione
NORMATIVA
Ecobonus e Sismabonus verso la stabilizzazione
Il programma di riforma collegato al Def prevede interventi per la mitigazione del rischio sismico e il contrasto al consumo di suolo
02/10/2018 - “Verranno stabilizzati l’Ecobonus e il Sismabonus”. È il Programma Nazionale di Riforma (PNR) collegato alla nota di aggiornamento del Documento di Economia e finanza (Def) 2018 a mettere nero su bianco le intenzioni del Governo sull’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici. L’Esecutivo prevede anche misure di sostegno agli investimenti per la riqualificazione degli immobili e ulteriori incentivi per la rimozione dell’amianto.
La legge di Bilancio 2018 ha ridimensionato l’Ecobonus, abbassando dal 65% al 50% una serie di incentivi: si tratta di quelli per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, acquisto e posa in opera di schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a biomassa e caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (VE) N. 811/2013, acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
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Bisogna capire ora se, contestualmente alla stabilizzazione dell’Ecobonus, saranno ritoccati anche i tetti agli incentivi.
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Anche in questo caso, il Governo non ha fatto trapelare se intende rivedere i meccanismi di incentivazione.
Il PNR mira inoltre a favorire l'utilizzo di fondi rotativi per il supporto delle politiche pubbliche e degli investimenti e l’implementazione delle misure per incentivare l'efficientamento energetico degli edifici. “Il Governo - si legge nella bozza del PNR - si impegna a rendere operativo il Fondo nazionale per l'efficienza energetica”.
Ricordiamo che in realtà il Fondo nazionale per l'efficienza energetica esiste già e supporta gli investimenti delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. Il Fondo è stato istituito con il Dlgs 102/2014, che ha recepito la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, e il suo funzionamento è stato definito con il DM 22 dicembre 2017. La Legge di Bilancio 2018 ha poi dedicato all’ecoprestito una sezione del Fondo fino a 150 milioni di euro, stabilendo che le risorse siano destinate a garantire i mutui sottoscritti per intraprendere gli interventi di miglioramento della prestazione energetica degli immobili.
Il Governo intende proseguire sulla strada del 10 cantieri pilota. L'iniziativa, lo ricordiamo, è nata durante il Governo Renzi, che dopo gli eventi sismici del 2016 ha dato vita alla Struttura di missione "Casa Italia". L'architetto e senatore a vita, Renzo Piano, ideò dieci prototipi lungo la dorsale appenninica che avrebbero ispirato gli interventi di messa in sicurezza in tutta Italia secondo una logica di prevenzione. E mira alla prevenzione anche il PNR, che prevede "interventi esemplari di messa in sicurezza antisismica".
Ecobonus
Al momento gli interventi di efficientamento energetico sulle singole unità immobiliari sono in scadenza al 31 dicembre 2018 e usufruiscono di una detrazione fiscale dal 50% al 65%. I lavori sulle parti comuni degli edifici condominiali scadranno invece il 31 dicembre 2021 e godono di un bonus fino all’80%.La legge di Bilancio 2018 ha ridimensionato l’Ecobonus, abbassando dal 65% al 50% una serie di incentivi: si tratta di quelli per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, acquisto e posa in opera di schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a biomassa e caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (VE) N. 811/2013, acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
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Bisogna capire ora se, contestualmente alla stabilizzazione dell’Ecobonus, saranno ritoccati anche i tetti agli incentivi.
Sismabonus
Il Sismabonus scadrà il 31 dicembre 2021 sia per gli interventi sulle singole unità immobiliari sia per quelli sulle parti comuni degli edifici condominiali. Nelle singole unità immobiliari la detrazione può raggiungere il 70% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e l’80% in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori. Nei condomìni è riconosciuto un bonus del 75% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e dell’85% con passaggio a due classi di rischio inferiori.SCARICA LA GUIDA DI EDILPORTALE AL SISMABONUS
Anche in questo caso, il Governo non ha fatto trapelare se intende rivedere i meccanismi di incentivazione.
Rigenerazione urbana e Fondo nazionale per l'efficienza energetica
Nell’ottica del Governo, i bonus fiscali per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici rientrano in un insieme più ampio di politiche per la rigenerazione urbana e la lotta al consumo di suolo. Oltre alla stabilizzazione degli incentivi, il PNR prevede infatti “l’introduzione di tipologie di certificazioni capaci di garantire i crediti e la predisposizione di contratti differenziati per tipologie d’intervento, in grado di semplificare le attività delle amministrazioni locali”.Il PNR mira inoltre a favorire l'utilizzo di fondi rotativi per il supporto delle politiche pubbliche e degli investimenti e l’implementazione delle misure per incentivare l'efficientamento energetico degli edifici. “Il Governo - si legge nella bozza del PNR - si impegna a rendere operativo il Fondo nazionale per l'efficienza energetica”.
Ricordiamo che in realtà il Fondo nazionale per l'efficienza energetica esiste già e supporta gli investimenti delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. Il Fondo è stato istituito con il Dlgs 102/2014, che ha recepito la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, e il suo funzionamento è stato definito con il DM 22 dicembre 2017. La Legge di Bilancio 2018 ha poi dedicato all’ecoprestito una sezione del Fondo fino a 150 milioni di euro, stabilendo che le risorse siano destinate a garantire i mutui sottoscritti per intraprendere gli interventi di miglioramento della prestazione energetica degli immobili.
Mitigazione del rischio sismico
Il PNR assicura che proseguiranno le azioni di mitigazione del rischio sismico attraverso una serie di misure: finanziamento per le verifiche di vulnerabilità, progetti di adeguamento delle scuole in zone a rischio sismico 1 e 2.Il Governo intende proseguire sulla strada del 10 cantieri pilota. L'iniziativa, lo ricordiamo, è nata durante il Governo Renzi, che dopo gli eventi sismici del 2016 ha dato vita alla Struttura di missione "Casa Italia". L'architetto e senatore a vita, Renzo Piano, ideò dieci prototipi lungo la dorsale appenninica che avrebbero ispirato gli interventi di messa in sicurezza in tutta Italia secondo una logica di prevenzione. E mira alla prevenzione anche il PNR, che prevede "interventi esemplari di messa in sicurezza antisismica".