Se, da una parte, il Governo sembra disposto a valutare l’estensione della cessione del credito, per sbloccare la situazione di stallo in cui si trovano molti professionisti e imprese, dall’altra scarta l’ipotesi di prorogare il Superbonus per le unifamiliari.
Nel frattempo, l’Agenzia delle Entrate ha corretto la circolare che aveva destato qualche dubbio per le unifamiliari, sentenziando che sono agevolabili le spese sostenute entro il 30 giugno 2022 e che, chi entro il 30 settembre 2022 ha completato il 30% dell'intervento complessivo, può ottenere l'agevolazione sulle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
Cessione del credito, Governo disposto ad estenderla
Durante una riunione tra la maggioranza e l'Esecutivo, il Governo si è detto disponibile a verificare la possibilità di allargare le maglie del meccanismo delle cessioni, ampliandolo anche ad altri soggetti, con la sola esclusione delle persone fisiche.Ricordiamo che nei giorni scorsi, la Commissione Industria del Senato ha approvato una risoluzione che ha impegnato il Governo ad adottare misure per sbloccare i crediti di imposta presenti nei cassetti fiscali delle imprese e ampliare la platea dei cessionari.
Se le forze politiche troveranno un accordo, le misure potrebbero trovare spazio nella legge di conversione del Decreto Aiuti. Il DL 50/2022 prevede infatti che le banche possano cedere sempre il credito ai clienti professionali privati che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca cedente o con la banca capogruppo. Durante la discussione del ddl di conversione, sono stati presentati emendamenti che puntano ad estendere la cessione a professionisti e PMI.
Superbonus: il Governo dice no alla proroga
Sempre durante la riunione tra maggioranza ed Esecutivo, il Governo ha scartato qualsiasi ipotesi di prorogare il Superbonus.Il motivo sta nelle coperture: non ci sarebbe infatti la disponibilità a mettere in campo altre risorse.
Superbonus, l’Agenzia corregge la scadenza per le unifamiliari
I continui ripensamenti sul Superbonus creano confusione. Lo sa bene l’Agenzia delle Entrate, che da quando la nuova agevolazione ha visto la luce, ha dovuto rispondere ad una serie di domande di chiarimento.Il 23 giugno, l’Agenzia ha pubblicato una circolare di 130 pagine, che riassume le risposte alle istanze di interpello fornite negli ultimi mesi. Subito dopo la circolare è stata corretta e ripubblicata.
Ad essere corretta è stata la spiegazione sulla scadenza del superbonus per le unifamiliari. Bisogna ripercorrere le modifiche della normativa, che inizialmente fissava le scadenze:
- al 30 giugno 2022;
- al 31 dicembre 2022 per chi avesse completato il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 giugno 2022.
Il Decreto Aiuti ha stabilito che, per usufruire del Superbonus sulle unifamiliari fino al 31 dicembre 2022, si ha tempo per completare il 30% dell’intervento complessivo fino al 30 settembre 2022.
L’Agenzia, con la prima versione della circolare, ha spiegato che, per le unità immobiliari unifamiliari, si può usufruire del Superbonus per le spese sostenute entro il 30 settembre 2022 e che, se entro il 30 settembre 2022 è stato completato almeno il 30% dell’intervento complessivo, possono essere agevolate anche le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
Questo ha generato qualche dubbio. Ad esempio, chi avesse iniziato da poco i lavori, o comunque non fosse riuscito a completare il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022, avrebbe potuto comunque ottenere l’agevolazione al 110% sulle spese sostenute entro il 30 settembre 2022. Le spese sostenute dopo tale data, per completare i lavori, sarebbero state invece agevolate con l’ecobonus o il sismabonus.
L’Agenzia, però, ha corretto il tiro e, spiegando di aver commesso “un mero refuso materiale”, ha affermato che sono agevolabili le spese sostenute entro il 30 giugno 2022 e, per chi completerà il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022, le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022.