16/09/2022 - Portare la quota delle energie rinnovabili al 45% e ridurre il consumo di energia, entro il 2030.
È questa, in sintesi, la decisione del Parlamento europeo che mercoledì scorso ha votato la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili per portare dal
32% attualmente previsto al 45% la quota di rinnovabili nel consumo finale di energia dell’UE entro il 2030.
L’obiettivo è sostenuto anche dalla Commissione nell’ambito del
pacchetto ‘RepowerEU’.
La legge definisce, inoltre, degli obiettivi per il settore dei trasporti e il teleriscaldamento e raffreddamento degli edifici.
Nel settore dei
trasporti, l’impiego delle energie rinnovabili dovrebbe portare a una riduzione del 16% delle emissioni di gas serra, grazie all’utilizzo di quote più elevate di biocarburanti avanzati e di carburanti rinnovabili di origine non biologica, come l’idrogeno.
L’industria sarebbe chiamata a incrementare l’uso delle rinnovabili dell’1,9% all’anno e le reti di
teleriscaldamento del 2,3%.
Ogni Paese UE dovrà sviluppare due progetti transfrontalieri per
l’espansione dell’elettricità verde. I paesi con un consumo annuo di elettricità superiore a 100 TWh dovranno svilupparne un terzo entro il 2030.
Efficienza energetica, revisione della direttiva
In una votazione separata, i deputati hanno sostenuto la revisione della direttiva sull’efficienza energetica, legge che fissa gli obiettivi di risparmio energetico nel consumo di energia primaria e finale nell’UE,
aumentando l’obiettivo per la riduzione del consumo di energia finale e primaria.
Nel testo, si chiede ai Paesi UE di garantire collettivamente,
entro il 2030, una
riduzione del consumo di energia finale di almeno il 40% e di almeno il 42,5% del consumo di energia primaria, rispetto ai dati del 2007. Ciò corrisponde rispettivamente a 740 e 960 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) per il consumo finale e primario di energia.
Per raggiungere questi obiettivi, gli Stati membri dovranno stabilire i
contributi nazionali vincolanti. Gli obiettivi saranno raggiunti attraverso misure a livello locale, regionale, nazionale ed europeo e in diversi settori come ad esempio la pubblica amministrazione, gli
edifici, le imprese, e i centri di dati.
“Solo l’espansione dell’energia rinnovabile significa vera indipendenza - ha dichiarato il relatore per le energie rinnovabili Markus Pieper (PPE, DE) -. Sosteniamo con forza l’aumento dell’obiettivo del 45% per il 2030. Confermiamo la necessità di una maggiore cooperazione transfrontaliera per espandere la diffusione delle energie rinnovabili e chiediamo una strategia di importazione diversificata per l’idrogeno. Abbiamo anche aumentato i requisiti di sostenibilità della biomassa e dei combustibili e mostrato come i materiali biogenici possano dare un reale contributo economico alla transizione energetica”.
Il relatore per la direttiva sull’efficienza energetica
Niels Fuglsang (S&D, DA) ha dichiarato: “Siamo in una crisi in cui Putin sta chiudendo il gas. Una delle risposte più efficaci è l’efficienza energetica. È fondamentale che oggi il Parlamento abbia votato per obiettivi di efficienza energetica ambiziosi e vincolanti per l’UE e per i singoli Stati membri”.
Risparmio energetico e rinnovabili, Fit for 55
Il 14 luglio 2021, la Commissione europea ha
adottato la strategia ‘Pronti per il 55%’ per adeguare la legislazione corrente in materia di clima ed energia e raggiungere il nuovo obiettivo dell’UE di riduzione minima del 55% di emissioni di gas serra (GHG) entro il 2030.
Uno degli elementi del pacchetto è la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, che aiuterà l’UE a raggiungere tale obiettivo. In base alla direttiva in vigore, l’UE è tenuta a garantire che,
entro il 2030, almeno il 32% del suo consumo energetico provenga da fonti rinnovabili.
Il pacchetto ‘Pronti per il 55%’ include anche la revisione della direttiva sull’efficienza energetica, per allineare le disposizioni di quest’ultima all’obiettivo del 55%. Attualmente, la direttiva stabilisce il livello di risparmio energetico che l’UE deve realizzare entro il 2030 per raggiungere
l’obiettivo concordato del 32,5% di miglioramento dell’efficienza energetica.