17/08/2023 - La veranda realizzata senza permessi è sempre un abuso edilizio? La giurisprudenza spesso ha risposto di sì, perché crea nuovi volumi destinati ad un utilizzo duraturo.
Ci sono casi in cui i giudici hanno preso una posizione più permissiva spiegando che, in presenza di determinati requisiti di ampiezza e materiali utilizzati, è possibile realizzare una veranda senza permesso di costruire.
Ma c’è anche un altro aspetto da considerare: chi realizza la veranda nel rispetto della normativa edilizia può ottenere i bonus edilizi.
Veranda senza permesso di costruire, quando è un abuso edilizio
Uno degli ultimi casi esaminati riguarda un ampliamento di circa 76 metri quadri, realizzato senza permesso di costruire su una terrazza mediante l’installazione di una veranda in legno lamellare e vetri.
Il Comune ordina la sua demolizione sostenendo che il lavoro si qualifica come ristrutturazione edilizia pesante e richiederebbe il permesso di costruire. Al contrario, il proprietario dell’immobile afferma che l’opera costituisce una pertinenza dell’edificio principale, rientrante nell’edilizia libera.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 6301/2023, respinge il ricorso del proprietario contro l’ordine di demolizione della veranda realizzata senza permesso dopo aver rilevato che, per le sue dimensioni, la veranda non è classificabile come pertinenza, ma come ampliamento dell’immobile.
La veranda, osservano i giudici, è stata destinata a sala hobby, quindi ha creato una stanza in più, e ha un’incidenza sul carico urbanistico. Diversamente, la pertinenza non ha una autonoma destinazione e non incide sul carico urbanistico.
I giudici concludono che le opere di ristrutturazione edilizia necessitano del permesso di costruire se portano ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche del volume e dei prospetti. Le verande sulla balconata di un appartamento, quindi, essendo strutture fissate in maniera stabile al pavimento che comportano la chiusura di una parte del balcone, con conseguente aumento di volumetria e modifica del prospetto, richiedono necessariamente il permesso di costruire.
Non è la prima volta che i tribunali giungono a queste conclusioni. Anche l’anno scorso il Consiglio di Stato, con la sentenza 469/2022, ha spiegato la
differenza tra pertinenze e vani autonomamente utilizzabili, sottolineando che, per capire se è necessario il permesso di costruire, bisogna prestare attenzione non ai materiali utilizzati ma al tempo di utilizzo (temporaneo o permanente) della veranda.
Veranda senza permesso di costruire, dove è possibile
In senso diametralmente opposto vanno due pronunce del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana e del Tar Sicilia.
Il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, con la sentenza 275/2020, ha affermato che verande e tettoie non richiedono il permesso di costruire se sono realizzate con metodi e
materiali tali da essere
facilmente amovibili. In questo caso i giudici hanno dato un concetto di precarietà basato sui materiali e non sul tempo di utilizzo della veranda.
Due anni dopo, il Tar Sicilia, con la sentenza 3166/2022, ha ribadito che, per la normativa regionale, la chiusura di verande o balconi con strutture precarie è
assimilata alle opere interne e non richiede il permesso di costruire.
Veranda e bonus edilizi
Bisogna però considerare il caso in cui una veranda è realizzata in modo legittimo, cioè acquisendo preventivamente il permesso di costruire.
Come più volte affermato dai giudici, la realizzazione della veranda si qualifica come ristrutturazione edilizia. La classificazione di un intervento come ristrutturazione edilizia è una delle condizioni per ottenere i bonus edilizi, come il bonus ristrutturazione.
L’Agenzia delle Entrate nel 2019 ha spiegato che gli interventi sulle verande ottengono il
bonus ristrutturazioni 50%:
- se vengono introdotte innovazioni rispetto alla situazione precedente;
- in caso di nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando aumento di superficie lorda di pavimento;
- in caso di trasformazione di balcone in veranda.
Di conseguenza, una veranda realizzata nel rispetto della normativa edilizia e urbanistica dà diritto anche al bonus mobili.