NORMATIVA
Bonus ristrutturazione, allo studio la proroga del 50% per la prima casa
Insediato il Governo tecnico guidato da Mario Monti
NORMATIVA
Insediato il Governo tecnico guidato da Mario Monti
A Corrado Passera Sviluppo economico e Infrastutture e Trasporti, a Corrado Clini l’Ambiente, Paola Severino alla Giustizia
16/11/2011 - Ha giurato davanti al Capo dello Stato, il nuovo Governo tecnico guidato da Mario Monti. Nessun politico nella squadra dei 16 Ministri, 3 donne, l’interim dell’Economia mantenuto dallo stesso premier.
Il neo Presidente del Consiglio Mario Monti è un economista, accademico e senatore a vita dal 9 novembre scorso; è stato più volte presente nelle Commissioni europee per il mercato interno e la concorrenza, ma anche in commissioni governative e parlamentari per la difesa del risparmio, il debito pubblico e il sistema creditizio e finanziario.
SVILUPPO ECONOMICO E INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Il neo-premier Monti ha accorpato i Ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, e li ha affidati a Corrado Passera.
Laureato alla Bocconi e con master in Business Administration alla Wharton School di Philadelphia, Passera è stato - fino a stamattina - amministratore delegato di Banca Intesa. Ha alle spalle una carriera che inizia in McKinsey e prosegue nella Cir di De Benedetti, in Arnoldo Mondadori Editore, nel Gruppo Editoriale L’Espresso, in Olivetti e nel Banco Ambrosiano Veneto alla cui guida porta a termine la fusione con Cariplo. Come amministratore delegato delle Poste Italiane guida l’ingresso dell’azienda nel settore finanziario con la costituzione di Banco Posta.
Nelle primissime dichiarazioni, il neo-ministro Passera ha indicato due priorità: “sviluppo sostenibile” e “posti di lavoro”.
A chi ha sollevato il dubbio di un conflitto di interessi in merito alla nomina di Passera, il premier Mario Monti ha risposto che la decisione di metterlo a capo dei due dicasteri nasce dal fatto che “Passera ha una lunga storia manageriale che include esperienze nell’industria, nei servizi e nelle banche, e ho considerato la sua storia come importante premessa e promessa di un’attività proficua, senza che vi siano nelle sue nuove funzioni intralci legati alla sua attività passata. L’affidamento ad una sola persona corrisponde a una logica che desidero molto sottolineare nell’attività di Governo, quella di mettere più al centro le iniziative coordinate per la crescita economica e lo sviluppo”.
I commenti
L’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, apprezza la scelta fatta dal Governo Monti di accorpare i Ministeri dello Sviluppo e delle Infrastrutture e di affidarli a Corrado Passera. “L’abbinamento dei due Ministeri è quanto mai opportuno perché la selezione delle opere su cui investire deve essere a supporto dello sviluppo e deve seguire logiche industriali, soprattutto in prospettiva di una forte crescita del contributo privato”.
MINISTERO DELL’AMBIENTE
Il Ministero dell’Ambiente sarà guidato da Corrado Clini, direttore generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia dello stesso Ministero dal 1990. Laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in Medicina del Lavoro e in Igiene e Sanità Pubblica. Ha avuto ruoli importanti nelle negoziazioni della Convenzione sui Cambiamenti Climatici e del Protocollo di Kyoto. É stato vicepresidente dell’Agenzia europea dell’Ambiente e chairman della G8 task force sulle energie rinnovabili, è “senior research fellow” ad Harvard e autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche.
“Sono un servitore dello Stato che aspetta ordini - ha detto il neo-ministro Clini. Mi preparo a un impegno che onorerò nel modo migliore. I primi passi - ha dichiarato - saranno gli ultimi del Governo che ci è stato lasciato. C’è un calendario di impegni, obblighi derivanti da Direttive europee su cui lavorare”. E ha aggiunto: “Le politiche ambientali dovranno integrarsi maggiormente con quelle energetiche, del trasporto e delle infrastrutture per raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni. Il nostro Paese, a differenza degli altri partner europei, ha un’agenda ambientale molto stretta e sarà difficile rispettare i tempi degli obiettivi richiesti dalla Ue”.
I commenti
“La nomina di Corrado Clini a Ministro dell’Ambiente rappresenta una scelta di qualità, sia per la professionalità e le competenze indiscusse che per il senso di continuità che potrà esser dato al lavoro avviato in questi anni, proprio assieme al neo Ministro”. Lo ha dichiarato l’ex Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. “L’impostazione data al Ministero dell’Ambiente, coniugando la tutela dell’ambiente alle esigenze di sviluppo, viene oggi pienamente confermata”. Secondo Prestigiacomo: “l’opportunità rappresentata dalla green economy e in generale dall’investimento nelle tecnologie verdi, vede nel tandem Clini-Passera una ulteriore occasione di crescita, strategica per il nostro Paese. La scelta dello sviluppo sostenibile come driver essenziale per il Paese trova in Clini un interprete forte e convinto, capace di far valere e implementare le potenzialità italiane in un settore decisivo per il nostro futuro”.
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Una delle tre donne del nuovo Governo è Paola Severino, nuovo Ministro della Giustizia. Per la prima volta nella storia della Repubblica, avremo una donna Guardasigilli. Napoletana, avvocato penalista e consulente di società, banche e associazioni di categoria, ha fatto parte di commissioni ministeriali per la riforma della legislazione penale e processuale, ed è vice Rettore della Luiss. Ha lavorato nello staff di Giovanni Maria Flick, ministro della Giustizia nel governo Prodi.
Il neo Presidente del Consiglio Mario Monti è un economista, accademico e senatore a vita dal 9 novembre scorso; è stato più volte presente nelle Commissioni europee per il mercato interno e la concorrenza, ma anche in commissioni governative e parlamentari per la difesa del risparmio, il debito pubblico e il sistema creditizio e finanziario.
SVILUPPO ECONOMICO E INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Il neo-premier Monti ha accorpato i Ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, e li ha affidati a Corrado Passera.
Laureato alla Bocconi e con master in Business Administration alla Wharton School di Philadelphia, Passera è stato - fino a stamattina - amministratore delegato di Banca Intesa. Ha alle spalle una carriera che inizia in McKinsey e prosegue nella Cir di De Benedetti, in Arnoldo Mondadori Editore, nel Gruppo Editoriale L’Espresso, in Olivetti e nel Banco Ambrosiano Veneto alla cui guida porta a termine la fusione con Cariplo. Come amministratore delegato delle Poste Italiane guida l’ingresso dell’azienda nel settore finanziario con la costituzione di Banco Posta.
Nelle primissime dichiarazioni, il neo-ministro Passera ha indicato due priorità: “sviluppo sostenibile” e “posti di lavoro”.
A chi ha sollevato il dubbio di un conflitto di interessi in merito alla nomina di Passera, il premier Mario Monti ha risposto che la decisione di metterlo a capo dei due dicasteri nasce dal fatto che “Passera ha una lunga storia manageriale che include esperienze nell’industria, nei servizi e nelle banche, e ho considerato la sua storia come importante premessa e promessa di un’attività proficua, senza che vi siano nelle sue nuove funzioni intralci legati alla sua attività passata. L’affidamento ad una sola persona corrisponde a una logica che desidero molto sottolineare nell’attività di Governo, quella di mettere più al centro le iniziative coordinate per la crescita economica e lo sviluppo”.
I commenti
L’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, apprezza la scelta fatta dal Governo Monti di accorpare i Ministeri dello Sviluppo e delle Infrastrutture e di affidarli a Corrado Passera. “L’abbinamento dei due Ministeri è quanto mai opportuno perché la selezione delle opere su cui investire deve essere a supporto dello sviluppo e deve seguire logiche industriali, soprattutto in prospettiva di una forte crescita del contributo privato”.
MINISTERO DELL’AMBIENTE
Il Ministero dell’Ambiente sarà guidato da Corrado Clini, direttore generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia dello stesso Ministero dal 1990. Laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in Medicina del Lavoro e in Igiene e Sanità Pubblica. Ha avuto ruoli importanti nelle negoziazioni della Convenzione sui Cambiamenti Climatici e del Protocollo di Kyoto. É stato vicepresidente dell’Agenzia europea dell’Ambiente e chairman della G8 task force sulle energie rinnovabili, è “senior research fellow” ad Harvard e autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche.
“Sono un servitore dello Stato che aspetta ordini - ha detto il neo-ministro Clini. Mi preparo a un impegno che onorerò nel modo migliore. I primi passi - ha dichiarato - saranno gli ultimi del Governo che ci è stato lasciato. C’è un calendario di impegni, obblighi derivanti da Direttive europee su cui lavorare”. E ha aggiunto: “Le politiche ambientali dovranno integrarsi maggiormente con quelle energetiche, del trasporto e delle infrastrutture per raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni. Il nostro Paese, a differenza degli altri partner europei, ha un’agenda ambientale molto stretta e sarà difficile rispettare i tempi degli obiettivi richiesti dalla Ue”.
I commenti
“La nomina di Corrado Clini a Ministro dell’Ambiente rappresenta una scelta di qualità, sia per la professionalità e le competenze indiscusse che per il senso di continuità che potrà esser dato al lavoro avviato in questi anni, proprio assieme al neo Ministro”. Lo ha dichiarato l’ex Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. “L’impostazione data al Ministero dell’Ambiente, coniugando la tutela dell’ambiente alle esigenze di sviluppo, viene oggi pienamente confermata”. Secondo Prestigiacomo: “l’opportunità rappresentata dalla green economy e in generale dall’investimento nelle tecnologie verdi, vede nel tandem Clini-Passera una ulteriore occasione di crescita, strategica per il nostro Paese. La scelta dello sviluppo sostenibile come driver essenziale per il Paese trova in Clini un interprete forte e convinto, capace di far valere e implementare le potenzialità italiane in un settore decisivo per il nostro futuro”.
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Una delle tre donne del nuovo Governo è Paola Severino, nuovo Ministro della Giustizia. Per la prima volta nella storia della Repubblica, avremo una donna Guardasigilli. Napoletana, avvocato penalista e consulente di società, banche e associazioni di categoria, ha fatto parte di commissioni ministeriali per la riforma della legislazione penale e processuale, ed è vice Rettore della Luiss. Ha lavorato nello staff di Giovanni Maria Flick, ministro della Giustizia nel governo Prodi.