Add Impression
Network
Pubblica i tuoi prodotti
Caro materiali, Ance: ‘senza risorse i cantieri rischiano di fermarsi’

Caro materiali, Ance: ‘senza risorse i cantieri rischiano di fermarsi’

La presidente Brancaccio chiede al Governo di intervenire per prorogare il provvedimento che copre gli extra-costi

Caro materiali, Ance: senza risorse i cantieri rischiano di fermarsi - Foto: smspsy 123rf.com
Caro materiali, Ance: senza risorse i cantieri rischiano di fermarsi - Foto: smspsy 123rf.com
02/09/2024 - “Le imprese edili sono col fiato sospeso e i cantieri rischiano di fermarsi; a dicembre 2024 scadrà il provvedimento contro il caro materiali e, se non verrà prorogato e adeguatamente finanziato, saranno alti i rischi di ritrovarsi a lavorare con prezzi da era pre-Covid”.
 
Lo ha detto la Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, in un’intervista all’Adnkronos, aggiungendo che “il problema è ben più complesso: le imprese aspettano ancora i pagamenti del 2022. Un vero e proprio cortocircuito burocratico: il 2023 è stato saldato, il 2022 no”.
 
“Come si può pretendere che le aziende rispettino tempi strettissimi quando devono fare i conti con ritardi mostruosi nei pagamenti?”, si domanda Brancaccio, evidenziando “l’assurdità di una situazione che penalizza gravemente un settore che nel 2024 rischia di cedere il 7,4%”.
 

E non finisce qui. “Anche il Pnrr è intrappolato nelle lungaggini - osserva la Presidente dei costruttori: il ministro Giorgetti ha ammesso che la spesa del Piano di ripresa e resilienza procede a rilento e le stazioni appaltanti lamentano che i fondi non arrivano. E le imprese edili? Bloccate nel mezzo, ostaggio di una situazione che si complica di giorno in giorno”. La speranza, osserva Brancaccio, è che questi ritardi siano dovuti a difficoltà burocratiche, “e non a un problema ben più grave, come la mancanza di copertura finanziaria”. 
 
C’è chi spera che il boom dei lavori pubblici, sostenuto dal Pnrr, possa compensare la fine dei bonus edilizi ma, secondo la Presidente, i dati non sono incoraggianti. “Speriamo che a fine anno non siano troppo negativi”.
 
Brancaccio afferma che nella realizzazione dei progetti criticità non mancano: i bandi si chiudono in tempo, i cantieri si aprono, ma i problemi - continua - emergono nella fase esecutiva, tema sul quale anche l’Ue ha acceso i fari. “Basta una minima modifica al progetto, come una variante ambientale, e il processo si inceppa. Sulla carta ci sono semplificazioni, ma nella pratica si deve spesso ripartire da capo”, denuncia. 
 
Le più lette