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Vivere in meno spazio: come cambiano i monolocali con il Salva Casa

Vivere in meno spazio: come cambiano i monolocali con il Salva Casa

Da 28 si scende a 20 mq. La normativa ridisegna gli spazi abitativi monostanza dettando condizioni precise. Una panoramica sulle nuove regole progettuali

Vedi Aggiornamento del 11/09/2024
Dimensioni minime monolocale con il Decreto Salva Casa - Foto: maximleshkovich 123rf.com
Dimensioni minime monolocale con il Decreto Salva Casa - Foto: maximleshkovich 123rf.com
di Rossella di Gregorio
Vedi Aggiornamento del 11/09/2024
14/08/2024 - Un monolocale è un miniappartamento costituito da una sola camera più i servizi, che deve rispettare precisi parametri di altezza e di superfice minima per essere considerato abitabile.
 
Tra le novità introdotte dal Decreto Salva Casa ritroviamo la modifica di questi parametri.
 
In questo Focus parleremo di dimensione minima di un monolocale e cercheremo di capire quali conseguenze sulla progettazione, così come sul comfort abitativo, questa variazione può apportare.
 

Dimensione minima monolocale prima e dopo il SalvaCasa

La norma di riferimento per progettare un monolocale è il Decreto Ministeriale del 05/07/1975, che all’art. 3 prevede le seguenti dimensioni minime per l’alloggio monostanza (monolocale):
 
  • superficie ≥ 28 m², per monolocale a servizio di una persona;
  • superficie ≥ 38 m², per monolocale a servizio di due persone.
 
Il Decreto Salva Casa riduce le superfici minime per gli alloggi monostanza:
 
  • superficie ≥ 20 m², per monolocale a servizio di una persona;
  • superficie ≥ 28 m², per monolocale a servizio di due persone.
 

Altezze minime locali, prima e dopo il Salva Casa 

Per quanto riguarda l'altezza minima interna il DM del '75 all'articolo 1 prescrive che l'altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione sia di 2,70 mt riducibili a  2,40 mt per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli.

Il Decreto Salva casa riduce l'altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione fino a 2,40 mt. Tale modifica è valida per tutti i locali adibiti ad abitazione, compresi, quindi, anche i monolocali. 
 

Dimensioni minime monolocale: le condizioni

Nell’articolo 24, comma 5-bis del DPR 380/2001 modificato dal Decreto Salva Casa leggiamo che è il progettista abilitato a rilasciare l’asseverazione della conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie nell’ipotesi di monolocali con le nuove superfici minime.
 
Nello stesso comma viene specificato, con rimando all'articolo 20 comma 1-bis, che tali requisiti igienico-sanitari verranno definiti con apposito decreto del Ministro della salute. Pertanto possiamo affermare la natura transitoria delle dimensioni minime per monolocale introdotte.
 
Leggendo il successivo comma 5-ter, si evince che tale asseverazione può essere rilasciata se:
 
1) sia soddisfatto il requisito dell'adattabilità;
2) sia soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:
 
a) i locali siano situati in edifici sottoposti a interventi di recupero edilizio e di miglioramento delle caratteristiche igienico-sanitarie;
b) sia contestualmente presentato un progetto di ristrutturazione con soluzioni alternative atte a garantire, in relazione al numero degli occupanti, idonee condizioni igienico-sanitarie dell'alloggio, ottenibili prevedendo una maggiore superficie dell'alloggio e dei vani abitabili ovvero la possibilità di un'adeguata ventilazione naturale favorita dalla dimensione e tipologia delle finestre, dai riscontri d'aria trasversali e dall'impiego di mezzi di ventilazione naturale ausiliari.
 

Come migliorare le condizioni igienico-sanitarie

Dalle novità introdotte dal Decreto Salva Casa emerge chiaramente che la dimensione minima di un monolocale può essere ridotta rispetto ai valori considerati finora, se vengono migliorate le condizioni igienico-sanitarie. Ma come può avvenire il miglioramento della situazione igienica preesistente?
 
Ad oggi, i requisiti igienico sanitari delle abitazioni sono dettati dal DM 5 luglio 1975. Oltre a quelli oggetto di modifica, restano comunque validi i seguenti requisiti: 
 
  • superficie minima abitabile di 14 m² utili per ogni abitante fino ai primi 4 abitanti, e di 10 m² ulteriori, per ciascuno dei successivi abitanti;
  • superficie minima stanza da letto di almeno 9 m² se per una persona e 14 m² se per due persone;
  • superficie minima soggiorno di almeno 14 m²;
  • finestre ed aperture: le camere da letto, il soggiorno e la cucina devono essere dotate di finestra apribile, con superficie pari ad almeno 1/8 della superficie pavimentata della stanza;
  • stanza da bagno: deve essere presente almeno un bagno comprensivo di tutti i pezzi igienici, vale a dire vaso, bidet, lavabo, vasca o doccia;
  • luci ed aerazione naturale: camere, cucina e soggiorno devono essere dotate di adeguata illuminazione ed aerazione naturale;
  • impianto di riscaldamento, deve essere idoneo a mantenere una temperatura interna compresa tra i 18 °C ed i 20 °C.
 
Pare ovvio che per quanto riguarda i monolocali con superfici minime si potrà sicuramente intervenire su finestre ed aperture, su luci ed aerazione naturale, andando a migliorare sia il rapporto aeroilluminante che il fattore luce diurna medio, che abbiamo approfondito in questo focus, così come installare un impianto di riscaldamento efficiente dal punto di vista energetico.
 

Il requisito dell’adattabilità in un monolocale

L'adattabilità è un requisito espresso nel DM 236/1989, il decreto sull'abbattimento delle barriere architettoniche, ed indica la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
 
Adattabilità è quindi sinonimo di flessibilità. Un alloggio flessibile è in grado di poter essere mutato nel tempo a seconda delle esigenze di chi lo abiterà.
 
Come si rispetta il requisito dell’adattabilità per un monolocale? Nella progettazione deve essere posta particolare attenzione al:
 
  • posizionamento e dimensionamento del servizio igienico;
  • posizionamento e dimensionamento delle porte;
  • posizionamento e dimensionamento dell'arredo.
 
Lo spazio minimo, per una rotazione di una sedia a rotelle a 360°, è di 150x150 cm, quello massimo è di 170x170 cm. Per quanto riguarda il posizionamento è meglio scegliere soluzioni aperte e disporre gli arredi in modo semplice. Invece per quanto riguarda il dimensionamento, la cucina dovrà avere un passaggio interno libero largo 150 cm o uno spazio di 135x150 cm per garantire un'adeguata mobilità, così come i passaggi devono avere una larghezza utile minima di 70-90cm. La porta che divide la stanza dal bagno è preferibile che sia scorrevole, il bagno dovrebbe avere uno spazio libero interno minimo 135x150 per consentire un adeguato movimento.
 
Nel Decreto Salva Casa non è esplicitamente espresso ma, già come avviene oggi in diversi uffici tecnici, molto probabilmente verrà richiesto al tecnico incaricato di dimostrare l’adattabilità dell’alloggio in sede di presentazione del progetto allegando disegni supplementari alla proposta progettuale.
 

Come si progetta una mini - casa di 20 mq?

Le nuove dimensioni minime per i monolocali saranno prima di tutto una sfida per i progettisti, perché con superfici taglia XXS tutto deve essere studiato nei minimi dettagli.
 
Per rendere il monovano comodo e confortevole bisogna sfruttare ogni centimetro quadrato e pensare a soluzioni che permettano il maggior passaggio della luce; quindi, vanno bene eventuali divisori ma preferibilmente scorrevoli e con porte a vetro. Creare aree multifunzione ed utilizzare arredi salvaspazio, preferibilmente posizionati lungo il perimetro della stanza sfruttando al massimo l’altezza utile disponibile, in modo da creare il maggior spazio contenitivo possibile.
 
Un altro elemento da non sottovalutare è la qualità dell’aria interna: cucina e camera da letto condivideranno lo stesso spazio e spesso la ventilazione naturale non è sufficiente a eliminare l’inquinamento indoor. Nel progetto di un monolocale sarebbe utile predisporre anche un impianto di ventilazione meccanica.
 
In molti Paesi le dimensioni minime dei monolocali sono già extrasmall, come quelle introdotte dal Salva Casa. Esplorando i Progetti di piccoli appartamenti realizzati in tutto il mondo e pubblicati su Archilovers, è evidente come un’attenta progettazione possa rendere lo spazio, anche piccolo, multifunzionale, comodo ed esteticamente gradevole.

Vivere in meno spazio: come cambiano i monolocali con il Salva Casa 097 · Yojigen Poketto, Madrid, Spagna  progetto del 2017 by elii
 

Vivere in meno spazio: come cambiano i monolocali con il Salva CasaPied-à-mer Apartment at Sea, Stati Uniti, progetto del  2019 by MKCA - Michael K. Chen Architecture ©photo: Alan Tansey

Vivere in meno spazio: come cambiano i monolocali con il Salva Casa Cas-ina, Roma, Italia, progetto del 2024 RM\ Architecture ©photo: RM\Architecture


 
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