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Proteggi Italia, in Gazzetta il piano contro il rischio idrogeologico

Proteggi Italia, in Gazzetta il piano contro il rischio idrogeologico

Per il 2019 pronti 3 miliardi di euro da destinare agli interventi immediatamente cantierabili

Vedi Aggiornamento del 30/05/2023
Foto: maudis60©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 30/05/2023
16/04/2019 - Via al Piano Proteggi Italia per la prevenzione del rischio idrogeologico. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dpcm 20 febbraio 2019 con l’insieme delle misure per la tutela della risorsa ambientale.
 

Proteggi Italia, il piano per la tutela dell’ambiente

Il piano è articolato in misure di emergenza, prevenzione, manutenzione e ripristino, semplificazione e rafforzamento della governance e organizzative.
 
Per il 2019 sono disponibili 3 miliardi di euro da destinare agli interventi immediatamente cantierabili. Il piano prevede inoltre una serie di misure di emergenza e prevenzione, tra cui il Piano emergenza dissesto, che comprende interventi per la messa in sicurezza del territorio e delle infrastrutture, interventi per la mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico, con il ripristino delle strutture danneggiate.
 
Saranno inoltre avviati programmi per la manutenzione del territorio, piani per la gestione del rischio alluvione e l’assetto idrogeologico.
 

Proteggi Italia, linee guida per la semplificazione

Il piano contiene anche le linee guida da seguire nell’iniziativa legislativa, istituzionale, amministrativa e tecnica. È prevista una governace rafforzata, basata sul raccordo tra la cabina di regia Strategia Italia e il Ministero dell’Ambiente per promuovere una “finanza unificata” che renda più agevole l’allocazione delle risorse e l’attuazione degli interventi.
 
I finanziamenti dovranno essere erogati secondo nuove modalità. Da una parte si garantirà una maggiore disponibilità di cassa, dall’altra si passerà dal sistema del rimborso a quello degli acconti garantiti.
 
Con una maggiore omogeneizzazione e integrazione delle banche dati esistenti, il Governo si prefigge di assicurare una programmazione dei lavori e un monitoraggio efficaci.
 
Per sopperire alle carenze di progettazione, sarà reso "più fruibile" e probabilmente rifinanziato il “Fondo progettazione” da 100 milioni di euro istituito dall'art. 55 del Collegato ambientale (Legge 221/2015). L’obiettivo è migliorare la qualità della documentazione progettuale, ridurre le varianti e la spesa aumentando la quota del finanziamento da destinare ai diversi livelli progettuali. Saranno inoltre previste forme di finanziamento anticipato ai progetti relativi ad interventi da realizzare con successivi finanziamenti, anche a valere sulla programmazione europea 2021-2027. 

Ricordiamo che il Dpcm 14 luglio 2016 ha distribuito su tre anni la dotazione del Fondo (24 milioni di euro nell’anno 2016, 50 nel 2017 e 26 nel 2018) e ne ha definito le modalità di funzionamento. A dicembre 2016 è stato approvato l’indicatore di riparto regionale delle risorse finalizzate agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e il Fondo è stato ripartito tra le regioni.
 

Dissesto idrogeologico, il ddl ‘Cantiere Ambiente’

Nel piano Proteggi Italia rientra il disegno di legge “Cantiere Ambiente”, che stanzia 12 milioni di euro per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e introduce un apparato organizzativo per la progettazione e l’affidamento dei lavori.
 
Accanto ai Presidenti delle Regioni, nella veste di commissari, opereranno i Nuclei operativi di supporto (NOS) composti da esperti e una Segreteria tecnica che monitorerà l’andamento delle attività nel periodo 2019 - 2021. Le Amministrazioni individueranno inoltre un green manager che monitorerà l’attuazione del programma in collaborazione con i NOS, promuoverà iniziative per la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico e idrico, nonché campagne di informazione.
 
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