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Edilizia scolastica, Ance: la sicurezza desta preoccupazione

Edilizia scolastica, Ance: la sicurezza desta preoccupazione

Costruttori edili: inserire le risorse del PNRR in una strategia unitaria per evitare la frammentazione dei programmi di spesa

Vedi Aggiornamento del 25/01/2024
Foto: vaitekune©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 25/01/2024
25/01/2022 - La sicurezza degli edifici scolastici desta preoccupazione, i tempi per la realizzazione degli interventi sono eccessivamente lunghi e i programmi di spesa sono frammentati. Uno spiraglio di luce arriva con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che, però dovrebbero essere inserite in una strategia unitaria.
 
È quanto emerso ieri durante il seminario “PNRR, scuole, territori - Scuola e nuova cittadinanza”, organizzato in diretta streaming dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance).
 

Scuole: sicurezza ed efficienza energetica

Secondo i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, il patrimonio edilizio scolastico è composto da oltre 40.000 edifici attivi. Più della metà è stata costruita prima dell’emanazione delle norme antisismiche (1974) e il 43% risulta situato in zone ad alto rischio sismico (1 e 2). Solo il 58% degli edifici è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici.
 
Accanto alle esigenze di sicurezza e di adeguamento delle strutture, c’è la necessità di realizzare ambienti moderni e funzionali a una didattica che possa favorire i processi di apprendimento e di socializzazione.
 

Edilizia scolastica: tempi lunghi e risorse frammentate

Secondo Ance, con la creazione di una Programmazione unica triennale nazionale e di un Fondo unico per l’edilizia scolastica, sono stati fatti passi avanti per superare la frammentazione dei finanziamenti disponibili.
 
Nonostante ciò, Ance registra ancora tempi eccessivamente lunghi per la realizzazione degli interventi e un’eccessiva frammentazione dei programmi di spesa: le diverse linee di investimento ancora esistenti per l’edilizia scolastica ammontano a 22, con altrettante regole di funzionamento e diversi referenti istituzionali.
 

Edilizia scolastica, la chance del PNRR

Il PNRR ha destinato 12 miliardi di euro alla messa in sicurezza e la riqualificazione delle scuole per ridurre i divari territoriali e considerare gli interventi in una strategia più ampia con finalità soprattutto sociali.
 
Secondo le stime dell’Ance, il Ministero dell’Istruzione ha provveduto a “territorializzare” il 77% delle risorse di sua competenza. Questo significa che gli Enti beneficiari già conoscono la mole di risorse che dovranno attivare. 
 
Ance ha ricordato che sono stati pubblicati 4 avvisi per l’edilizia scolastica rivolti a comuni, province e città metropolitane: 
- 3 miliardi di euro per Asili nido e scuole per l’infanzia;
- 800 milioni di euro per il Piano di costruzione di 195 nuove scuole;
- 400 milioni di euro per le mense scolastiche;
- 300 milioni di euro per la costruzione di palestre o la riqualificazione di quelle esistenti. 
 
L’auspicio di Ance è che le risorse del PNRR siano inserite in una strategia unitaria, nella quale le scuole diventino uno strumento per attuare politiche urbane: gli 800 milioni destinati alle 195 nuove scuole potranno essere un banco di prova di questo nuovo  approccio strategico.
 
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