14/03/2024 - Nel periodo 2024-2026, il mercato dell’installazione e degli impianti negli edifici subirà una contrazione meno pesante di quella attesa e già dal 2025 si registrerà una stabilizzazione delle attività.
È quanto emerge dal 10° Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme, presentato martedì, durante l’inaugurazione della 43esima edizione di MCE - Mostra Convegno Expocomfort a Milano.
Il rapporto del Cresme lascia inoltre intravedere prospettive positive per l’edilizia, soprattutto per l’edilizia pubblica, che sta crescendo a due cifre.
Installazione impianti in edilizia, l’andamento del mercato
L’architetto Lorenzo Bellicini, Direttore tecnico del Cresme, ha dichiarato che nel 2023 l’installazione degli impianti nell’edilizia ha registrato una diminuzione del mercato del 4,2% rispetto al 2022 che ha rappresentato un anno di picco storico.
“Si tratta di una contrazione meno pesante di quella attesa a guardare i dati di alcuni comparti produttivi. La dinamica negativa sarà più intensa nel 2024, anno per il quale si prevede una flessione del -8,3%. Ma ci si aspetta poi una stabilizzazione delle attività già nel 2025 e 2026” ha affermato.
Il rapporto rivela che l’installazione impianti ha evidenziato al suo interno
dinamiche diversificate ed è stato fortemente condizionato dall’andamento dei comparti del mercato delle costruzioni.
Sul mercato dell’installazione impianti ha inciso il rallentamento degli investimenti in riqualificazione degli edifici residenziali nel 2023 e il forte rallentamento atteso per il 2024. Le ragioni del rallentamento sono molteplici, ma ai primi posti c’è il
depotenziamento degli incentivi.
Dall’altra parte c’è la positiva stagione dell’edilizia pubblica (in particolare scuole ed ospedali) la cui spesa sta crescendo a due cifre.
Diminuiscono gli impianti di climatizzazione, aumentano gli ascensori
Il report segnala per il 2023 e nella previsione 2024 una sensibile diminuzione della spesa
per l’
installazione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, che rispettivamente cala dell’8,8% e del 17,6%. Bisogna considerare che il settore nel biennio 2021-2022 ha beneficiato maggiormente dei dispositivi incentivanti e che anche nel 2023, nell’ambito dei lavori nei condomini, ha potuto ammortizzare la caduta grazie alla durata complessiva dei cantieri con i relativi permessi comunali ottenuti prima dello
stop alla cessione del credito.
Nel 2024 ci sarà una flessione più drastica del 17,6%, già in parte anticipata nel 2023 dai produttori di caldaie, pompe di calore e climatizzatori. Il fatturato dell’industria è stato infatti caratterizzato negli anni precedenti dalle ingenti vendite al sistema della distribuzione che ha accumulato stock in previsione dell’aumento dei prezzi e della maturazione dei cantieri del Superbonus.
Prosegue invece il momento favorevole per gli
impianti di ascensore e di sollevamento che registrano un aumento dell’8,1% nel 2023 e una previsione di aumento del 6,4% nel 2024 e del 3,4% nel 2025 grazie anche al
bonus barriere architettoniche 75%, che può ancora usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Allo stesso modo appare positiva, sia pure a tenui ritmi, la crescita degli i
mpianti per la sicurezza antintrusione e incendio e altro) e degli automatismi di chiusure.
“La recente crisi in Medio Oriente ha alimentato un clima di incertezza dei mercati, rendendo complessa la definizione di scenari a medio-breve termine. Come sempre il Rapporto del CRESME ci dà una fotografia completa del mercato dell’installazione degli impianti in Italia e in Europa, dalla quale emerge che continua ad aumentare il volume di affari dell’impiantistica nell’ambito delle costruzioni, superando il 27%. - ha sottolineato
Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italia - A MCE guardiamo avanti, alle dinamiche della riqualificazione energetica, agli investimenti in impianti FER, all’integrazione sempre più stretta tra impianto ed edificio che quest’anno in fiera vede protagoniste oltre 1.700 aziende con le loro eccellenze di prodotto e soluzioni”.