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In vigore l’obbligo di patente a crediti in edilizia

In vigore l’obbligo di patente a crediti in edilizia

Da oggi le imprese e gli autonomi devono essere in possesso della patente per lavorare nei cantieri, ma c’è il cuscinetto dell’autocertificazione

patente a crediti - Foto: chalermphon 123RF.com
patente a crediti - Foto: chalermphon 123RF.com
di Paola Mammarella
01/10/2024 - È in vigore da oggi l’obbligo di patente a crediti in edilizia.
 
La patente a crediti è un sistema di qualificazione obbligatoria delle imprese e dei lavoratori autonomi che intendono lavorare nei cantieri temporanei o mobili.
 

Chi è obbligato a richiedere la patente a crediti

Sono obbligati a richiedere la patente a crediti le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili con sede nell’Unione Europea o extra UE.
 
Non sono invece obbligati a richiedere la patente a crediti in edilizia coloro che si occupano di mere forniture o i professionisti che rendono prestazioni intellettuali.
 

Come richiedere la patente a crediti

Per richiedere la patente a crediti, da oggi il legale rappresentante dell’impresa o il lavoratore autonomo, anche tramite un delegato, presenta la domanda attraverso il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
 
Nella domanda bisogna indicare:
- Iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
- Adempimento degli obblighi formativi;
- Possesso di DURC e DUVRI validi;
- Certificazione di regolarità fiscale, se previsto;
- Designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), se previsto.
 
 
I richiedenti devono inoltre indicare i:
- dati identificativi del titolare;
- dati anagrafici del richiedente.
 
In caso di dichiarazioni non veritiere, la patente viene revocata per un anno.
 
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il regolamento attuativo, che ha definito le modalità per richiedere la patente a crediti, cui ha fatto seguito una circolare con cui l’ispettorato Nazionale del Lavoro ha spiegato alle imprese e ai lavoratori autonomi cosa fare in attesa dell’entrata in vigore dell’obbligo il 1° ottobre.
 
Le imprese e gli autonomi nell’ultima settimana di settembre hanno avuto la possibilità di autocertificare il possesso di tutti i requisiti. Chi ha inviato l’autocertificazione beneficerà di un periodo “cuscinetto”. L’autocertificazione sarà infatti valida fino al 31 ottobre 2024, ma dal 1° novembre 2024 per lavorare in cantiere le imprese e gli autonomi devono richiedere la patente a crediti attraverso il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
 

Cosa contiene la patente a crediti

Una volta ricevuta la richiesta, l’ispettorato Nazionale del Lavoro rilascia la patente a crediti, che contiene le seguenti informazioni:
 
- Dati identificativi del titolare
- Dati anagrafici del richiedente
- Data di rilascio e numero
- Punteggio al momento del rilascio
- Punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale
- Eventuali sospensioni e decurtazioni dei crediti.
 

Come funziona la patente a crediti in edilizia

La patente prevede una dotazione iniziale di 30 crediti, con la possibilità di accumularne fino a 100 nel corso di 40 anni.
 
L’impresa edile o il lavoratore autonomo possono acquisire ulteriori crediti in base a diversi fattori.
 
Uno dei fattori che incrementa la dotazione della patente a crediti è la storicità dell’impresa. Sono riconosciuti:
- fino a 10 crediti in base agli anni di iscrizione alla Camera di Commercio;
- fino a 20 crediti, attribuibili dopo il rilascio della patente, così calcolati: 1 credito ogni 2 anni di attività senza contestazioni di violazioni.
 
Un altro fattore è costituito dalle attività investimenti, formazione in materia di salute e sicurezza. In questo caso, la patente a crediti è incrementata di:
 
ulteriori crediti fino a 30 possono essere attribuiti per attività specifiche, come la certificazione di un SLG conforme alla UNI EN ISO 45001, investimenti sulla formazione dei lavoratori, oltre quella obbligatoria, in particolare stranieri, l’utilizzo di soluzioni tecnologicamente avanzate sulla base di intese con le parti sociali comparativamente più rappresentative;

- ulteriori crediti fino a 10 possono essere attribuiti per, ad esempio, il possesso di Certificazione SOA di I e II classifica, l’applicazione di standard contrattuali e organizzativi certificati nell’impiego della manodopera, il possesso di requisiti reputazionali valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi nonché su accertamenti definitivi che esprimono l’affidabilità dell’impresa in fase esecutiva, il rispetto della legalità e degli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale.
 
 

Decurtazione dei punti e sospensione della patente a crediti

I punti della patente a crediti possono anche essere decurtati in caso di provvedimenti sanzionatori.
 
La decurtazione avviene ai sensi della tabella contenuta nella Legge “PNRR 4” (L. 56/2024), che ha istituito la patente a crediti in edilizia. Ad ogni evento che può comportare dei rischi è associato il punteggio da decurtare.
 
L’infortunio che provoca il decesso del lavoratore per colpa grave del datore di lavoro o di un suo delegato comporta la sospensione della patente a crediti per un anno, a meno che l’Ispettorato del lavoro non decida diversamente e motivi adeguatamente la sua scelta.
 
La patente a crediti può essere sospesa anche in caso di infortunio che causi inabilità permanente o menomazione irreversibile.
 
Al termine della sospensione, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro verifica il ripristino delle condizioni di sicurezza del cantiere nel quale si è verificata la violazione.
 
La patente a crediti è inoltre revocata in caso di dichiarazioni false o gravi omissioni nella formazione obbligatoria. 
 
L’impresa può recuperare fino a 15 crediti attraverso l’assolvimento, dopo le violazioni accertate, degli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte dei responsabili e dei lavoratori del cantiere e attraverso investimenti in materia di salute e sicurezza.
 

Patente a crediti edilizia, Confindustria spiega come bypassare il sovraccarico del sistema INL

Il 30 settembre, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di patente a crediti, l’INL ha comunicato che, dato il notevole afflusso di comunicazioni via pec, c’era il rischio che la trasmissione dell’autocertificazione non andasse a buon fine.
 
L’INL ha quindi assicurato che l’impresa o l’autonomo colto senza patente a crediti non pagherà alcuna sanzione e che ci sarà tempo fino al 31 ottobre per l’invio. Tuttavia, l’INL ha invitato le imprese e gli autonomi a conservare una prova dell’invio della pec.
 
Il 1° ottobre, Confindustria ha inviato una comunicazione ai suoi iscritti per evitare contestazioni in merito all’obbligo di patente a crediti.
 
Confindustria sottolinea che, allo stato attuale, la procedura per la visualizzazione della patente non è disponibile. Le modalità di visualizzazione dovranno essere definite previo parere del Garante per la privacy.
 
Confindustria consiglia quindi di stampare immediatamente e conservare la ricevuta generata dal sistema informatico dell’INL dopo l’invio della pec. Nella ricevuta, infatti, ci sono gli estremi del richiedente e il codice identificativo dell’istanza, che nell’attesa possono fungere da prova delle regolarità.
 
Confindustria ha infine raccomandato di riferire subito eventuali malfunzionamenti affinchè possano essere segnalati all’INL.
 
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