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Salva Casa, ecco il Testo Unico Edilizia aggiornato

Salva Casa, ecco il Testo Unico Edilizia aggiornato

Le nuove disposizioni in materia di semplificazione edilizia e urbanistica integrate nel Dpr 380/2001

Vedi Aggiornamento del 20/05/2025
Testo Unico Edilizia aggiornato al Decreto Salva Casa - Foto: deyangeorgiev 123rf.com
Testo Unico Edilizia aggiornato al Decreto Salva Casa - Foto: deyangeorgiev 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 20/05/2025
01/08/2024 - Il Decreto Salva Casa e, soprattutto, la relativa Legge di conversione hanno modificato in diversi punti il Testo Unico dell’Edilizia, che contiene le disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
 
Le disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica, volute dal Governo Meloni, hanno:
- introdotto la sanatoria edilizia per le difformità parziali e le variazioni essenziali e per le difformità non gravi realizzate prima del 1977;
- elevato le tolleranze costruttive ed esecutive;
- semplificato l’ottenimento dello stato legittimo dell’immobile;
- blindato gli immobili che, pur presentando irregolarità, hanno ottenuto il certificato di agibilità;
- facilitato il cambio di destinazione d’uso con opere e il recupero dei sottotetti;
- abbassato le altezze e le superfici minime di abitabilità degli immobili;
- allungato l’elenco delle opere realizzabili in edilizia libera.
 
Se il Decreto Salva Casa (DL 69/2024) e la Legge di conversione del Salva Casa (Legge 105/2024) sono di difficile comprensione perché costituiti da brevi articoli e commi che vanno a modificare o ad aggiungersi al Testo Unico Edilizia, più agevole è invece la lettura del Dpr 380/2001 aggiornato dopo l’entrata in vigore delle novità.
 

Scarica il Testo Unico Edilizia aggiornato al Decreto Salva Casa

 
Nel Testo del Dpr 380/2001 aggiornato al 28 luglio 2024 sono indicate le modifiche apportate dal Decreto Salva Casa e dalla Legge di conversione: le nuove disposizioni sono in grassetto, le disposizioni soppresse sono indicate nei relativi articoli e commi.
 


Testo Unico Edilizia, la riforma si fa attendere

Il Testo Unico dell’Edilizia è stato modificato molte volte nel corso degli anni, per semplificare e snellire le procedure al fine di consentire un maggior numero di interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, anche per contenere il consumo di suolo e favorire la rigenerazione urbana.
 
Negli anni è stato rivisto il concetto di ristrutturazione edilizia, sono stati diversificati i titoli abilitativi, semplificate le procedure per gli interventi all’interno delle unità immobiliari, facilitati gli interventi di demolizione e ricostruzione.
 
Già da tempo però è emersa l’esigenza di riscrivere il Testo Unico dell’Edilizia, per renderlo più aderente alla realtà ed evitare dubbi interpretativi, ma il percorso di modifica organica si sta rivelando lungo: il primo tavolo di lavoro è stato costituito nel 2018, sono seguite proposte formulate dai tecnici, un testo predisposto dal Governo e sollecitazioni dal Parlamento.
 
Nel 2023 il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ripetutamente annunciato l’arrivo di un nuovo Testo Unico dell’edilizia.
 
Nel corso dei mesi però, è apparso evidente il ripensamento delle priorità del Ministro Salvini: prima la modifica delle norme edilizie per sanare le piccole irregolarità nelle abitazioni e poi la riscrittura del Testo Unico Edilizia.
 
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